Evviva i gruppi di seconda fascia. Evviva i gruppi di becer power metal che fanno ridere la gente "colta" del metal.
Evviva i gruppi che se ne sbattono e ti sorprendono, uscendo fuori dal nulla con promozione e pubblicità pari a zero, con uno scarso interesse persino dalla loro casa discografica, ma che ti donano il sorriso, un sorriso spontaneo e sincero durante l'ascolto del disco, perchè pur con tutti gli errori e le banalità dovuti ad una classe non certo cristallina e alla giovane età, è notevole la sensazione di ascoltare qualcosa fatto spontaneamente, con il cuore, e chi se ne frega se non è fatto alla perfezione, soprattutto se poi parli con queste persone e quando gli proponi un'intervista ti ringraziano stupiti ed impacciati come se gli avessi regalato una Ferrari (no, non quella distrutta da Zebina).
Nella nuova elite del becer metal entrano così di diritto gli svedesi Dragonland, che reduci da un debutto apprezzato a livello underground come "The Battle of the Ivory Plains", danno alla luce il loro successore "Holy War" che si fa subito notare per la buona produzione, eseguita infatti ai rinomati Fredman Studios, un po' la culla del power europeo. Le composizioni dei Dragonland si sono fatte più articolate e mature, sicuramente più interessanti ed appassionanti, certo seguendo i canoni di questo genere musicale nella chiave di lettura che può avere un gruppo alla sua seconda esperienza e con un'età media di 19 anni sulle spalle.
Ovvio che emergano delle brutture o delle forzature qua e là ma sono i momenti di esaltazione a dominare, come nell'epica intro, nella vera trascinante ed entusiastica opener "Majesty of the Mithril Mountains", l'anthemica e trionfale "Calm Before the Storm" o la tiratissima "A Thousand Points of Light". Peccato per la ballad "Forever Walking Alone", davvero troppo banale e priva di spunti, ma oramai pare che queste canzoni in ambito power non le sappia fare più nessuno!
In definitiva un album davvero sorprendente e fresco, lontano da qualsiasi esaltazione od incoronazione a nuovo caposaldo del genere, ma di sicuro interesse per tutti i defenders alla caccia di giovani minori talenti.
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