Gli Action Action hanno realizzato il loro album di debutto partendo dalle idee emblematiche dei due ceffi Adam Manning e Mark Thomas Kluepfel che sono stati i promotori e creatori della band. Il loro background musicale affonda le radici nel rock-indie, nel punk e nella new wave degli anni ottanta; quindi dopo aver lavorato a progetti precedenti più o meno punk e più o meno pop-rock, hanno portato su un livello più intimista ed acido la loro produzione. Nascono così pezzi come "This Year's Fashion" e "Don't Cut Your Fabric" - che non sono altro che lo stesso pezzo in due versioni differenti-, "drug like", "Instrucions On Building A Model Airplane" che prendono per la loro vena indie-wave. Dall'altra parte si contrappongono pezzi più canonicamente punk-rock, ma che forse sminuiscono le potenzialità della band, vedi "Photograph" e "A Simple Question". In altri pezzi come "Bleed" e "Four Piece Jigsaw Puzzle" arrivano addirittura a picchi di beatlesiana fattezza, oppure vengono richiamati i Blur in "Eight-Grade Summer Romance", mentre in "The Short Weekend Begins With A Longing" ritroviamo una mix di Notwist e Dinosaur Jr. Una chicca è sicuramente rappresentata dalla "Let's Never Go To Sleep" che nella strofa sembra riportarsi sulle note della mitica "New Year's Day" degli U2. Insomma è davvero difficile capire quali siano i punti di riferimento di questi 4 fanciulli, ma difatti è meglio che sia così. Questa lunga serie di ammiccamenti a situazioni differenti sbatte l'ascoltatore in una insana conciliazione di gusti, che porta un momento ad amare e talvolta a stancarsi di ciò che esce dalle casse. Infatti si ascolta il disco con un entusiasmo iniziale che viene poi decisamente ridotto dalle cadute di tono ed intensità, seppure la produzione dell'album risulti indiscutibilmente di alto livello e curata nei dettagli in un ostentato mimimalismo estetico. Insomma quello degli Atcion Action risulta un disco ricco - forse fin troppo - di variazioni a tema e citazioni, intrigante e coinvolgente, ma non si riesce a farsene un'idea precisa... tutta colpa degli anni ottanta!
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