Le tre C: Cattivi, Cazzuti, Confusi.
Si potrebbe racchiudere così la prima esperienza degli
I Am Heresy sotto Century Media, ma siccome noi siamo delle persone per bene e dei professionisti seri (?!) vi spieghiamo il perchè.
Cattivi e Cazzuti è facile facile, dato che è sufficiente ascoltare i primi secondi dell'opener "
Rahabh" per prendere coscienza di quello che ci aspetta nel seguente migliaio o giù di li: hardcore moderno con forti influenze punk-core, alla Suicidal Tendencies tanto per fare nomi famosi.
Possono poi piacere o non piacere, ma è indubbio che ci sappiano fare. Tecnicamente perfetti, con nota di merito per il devastante drumming di
Crumbs, oltre che per il graffiante scream del vocalist e mastermind
Nathan Gray.
Quando poi l'hardcore si trasforma in un più moderno metalcore le cose migliorano ancora di più: "
March of Black Earth" è un brano davvero bellissimo, con un ritornello melodico da brividi, così come la seconda parte di "
Thy Will" strizza l'occhio in alcuni frangenti ai Trivium e si dimostra uno dei brani più interessanti del disco. Ulteriore testimonianza della maggior verve su brani meno punk-core è anche la successiva "
Blasphemy Incarnate", devastante e d'impatto, con un assolo finale al fulmicotone.
Il problema quindi qual'è? La terza C, la Confusione. Si perchè gli americani sono belli, bravi e tutto..ma a mio personalissimo modo di vedere non hanno ancora ben chiaro verso che direzioni muoversi e questa indecisione è tangibile in più di un'occasione durante l'ascolto del disco.
Insomma "
Thy Will" è un album sicuramente più che sufficiente ma che avrebbe potuto tranquillamente essere di livello ancora superiore se, scelta una strada, gli I Am Heresy avessero percorso solo e soltanto quella. Io preferisco il lato più metalcore, ma fate voi, basta che vi decidiate.
Quoth the Raven, Nevermore..
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