Un attacco violento, frontale... ma, alla resa dei fatti, sterile e innocuo.

Ecco quello che esprime questo EP autointitolato che testimonia l'esordio discografico degli svizzeri Scars Divide, i quali già nell'iniziale "All That We Need" convogliano la loro aggressività nelle vocals un po' troppo sbragate del cantante Vincent Huther, delegando invece alle chitarre il compito di cercare soluzioni atipiche e contaminate.
Come quelle che ritroviamo, ad esempio, nel break strumentale di "Three Meters Sixty" e "Their Own Demise", oppure quelle che si fanno languide e sornione nel dettare le prime battute della conclusiva "Salt Ice And Fire", canzoni che emergono confuse e disorganizzate, e che potrebbero tentare un accostamento a quanto già proposto da gruppi come Dillinger Escape Plan, Asking Alexandria o Protest the Hero.

Tuttavia, per quanti sforzi mettano in campo, gli Scars Divide non riescono proprio a suscitare chissà quali entusiasmi.

Trattandosi di una band formatosi solo da qualche mese, per quanto da musicisti già attivi in altre formazioni, alla luce di quanto ascoltato su questo EP, credo sia inevitabile dover rimandare gli Scars Divide al prossimo appuntamento.




Listen close what is this, not bird or plane
Could it be the review fucking with your brain
All it takes just one touch over one, two, three
With a flick of a switch turn on... Metal.it