Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2014
Durata:52 min.
Etichetta:Frontiers Records

Tracklist

  1. DERANGED
  2. PLAYING GOD
  3. PSYCHO-TIME-BOMB-PLANET-EARTH
  4. MY SOUL TO TAKE
  5. HE WHO NEVER LIVED
  6. VIRTUAL BRUTALITY
  7. TORTURED SPIRIT
  8. WITH THESE EYES
  9. NUCLEAR BOOMERANG
  10. SNAKES IN EDEN
  11. WAKE UP TO THE REAL WORLD
  12. A HEART WITHOUT A NAME

Line up

  • Ronnie Atkins: vocals
  • Ken Hammer: guitars
  • Morten Sandager: keyboards
  • Shades: bass
  • Allan Tschicaja: drums

Voto medio utenti

Oh, 'sti Pretty Maids non fanno in tempo a farsi scoprire e conoscere dal sottoscritto che, nel giro di un anno esatto, mi tocca già recensire il loro secondo disco personale, quattordicesimo della loro ultra-trentennale discografia.

Che poi "Louder Than Ever" sia una raccolta di vecchie canzoni remixate e brani scritti in precedenza ma che mai avevano visto la luce del sole, è un altro discorso e, francamente, non me ne può fregare di meno.
Anzi, tanto meglio, dato che recuperare una discografia così nutrita come quella dei danesi è un'impresa titanica, quindi quale miglior modo se non ascoltarsi vecchi brani reinterpretati in chiave moderna?
Il disco è, come da tradizione, praticamente perfetto, un equilibrio grandioso di brani tiratissimi, bordate heavy, mid-tempos dal chiaro retrogusto AOR e ballad altamente emozionali. Come si faccia dopo 30 anni di carriera a fare ancora un disco così è un vero mistero, qualcosa che Ronnie Atkins e soci potrebbero e dovrebbero spiegare alla nidiata di cariatidi che si permette di partorire ciofeche inascoltabili. I nomi fateli voi, che tanto..
Dalla devastante doppietta iniziale "Deranged" - "Playing God", passando per il primo momento soft di "My Soul to Take" fino ad arrivare alla bomba "Nuclear Boomerang", il disco non presenta un solo momento di stanca, consegnandoci a distanza di un anno una band che non lesina grinta e qualità.

"Louder Than Ever" è un manifesto, a partire dal nome. Il tempo passa, la qualità resta immutabile, intatta e si trasforma in maturità, in un processo evolutivo tanto semplice e scontato quanto eccezionale nella sua forma. Se, nel 2014, volete davvero mettervi a fare del fottuto melodic heavy metal, i Pretty Maids sono sicuramente uno di quei gruppi dai quali vi conviene imparare il più possibile. Chapeau.

Quoth the Raven, Nevermore..

Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 06 apr 2014 alle 11:38

scoperti in ritardo pure io...ma se si ama il genere non si può non dire che sono bravissimi!

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