Signori, tutti in piedi.
Dopo la riproposizione nel 2013 del primo demo ed il primo EP
Devoted to god/Preach Eternal Gospels da parte della
Vic Records, si conclude oggi l'opera di ripubblicazione della discografia dei mitici
Phlebotomized grazie alla
Hammerheart che ristampa
Immense Intense Suspense e
Skycontract ovvero gli unici due full lenght di questa enorme band olandese. Questi due gioielli usciranno in una confezione doppio cd digipack, rimasterizzati e con un nuovo artwork, pronti per essere acquistati da tutti quei maniaci dell'underground (come il sottoscritto) che per anni se li sono goduti magari in cassetta non riuscendo a trovare le rarissime copie originali, lode quindi all'operato della
Hammerheart.
Sto scrivendo con il freno a mano tirato cercando di non far trasparire troppo il mio fanboysmo verso questa formazione pazzesca autrice di qualcosa di unico, ma non è facilissimo quando ci si trova di fronte a lavori di simile portata. È quantomeno doveroso spendere due righe su questo combo che, nato come
Bacterial Disease, da origini grind si è evoluto verso qualcosa di inedito, accogliendo in formazione un violinista (
Maarten Post) oltre al già presente tastierista (
Ben Quak) andando a creare un ibrido doom/death/atmosferico con il quale hanno affrescato i dischetti d'esordio, poi perfezionato nell'uscita del primo album sulla lunga distanza.
Ed eccolo il capolavoro,
Immense Intense Suspense è un album magnifico, un vero masterpiece composto da questi 7 musicisti che unisce in maniera perfetta ed originale musica classica a death metal brutale. Per darvi una vaga idea del suono di questi ragazzi, pensate ed un ideale incrocio tra
Nocturnus, My Dying Bride, primi
Katatonia e
Monstrosity, aggiungete elementi progressivi, sfuriate brutali e ambientate il tutto nei primi anni '90 con il tipico odore di muffa che si respirava a quel tempo. Forse ci andrete vicino. È davvero difficile poter tesserne le lodi utilizzando solo banali parole, le emozioni, la profondità che i
Phlebotomized riescono a creare sono...unici. Il suono che hanno forgiato a quei tempi (1994) per alcuni un po' datato ai giorni nostri, riesce ad unire in modo incredibile parti melodiche reminescenti di
Bach a quelle più grezze guidate dal potente growl dell'eccellente
Dennis Geestman, passando per una tecnica elevata ma non invasiva e tutt'altro che sterile, forgiando un tutt'uno spesso, denso, sporco ma emozionale che ti avvolge e ti trasporta. Non mi lancio in un track by track sennò scriverei qualcosa della lunghezza di
Guerra e Pace, le coordinate che vi ho dato, aggiunte ad una lunghezza dei brani piuttosto elevata, devono bastare a solleticarvi l'ascolto. A convincervi ci penseranno direttamente loro.
Dopo l'ottimo riscontro di critica ricevuto per il debut, dopo parecchi concerti e dopo che tre componenti lasciano la formazione, i
Phlebotomized si lanciano nella stesura di quello che sarà il loro canto del cigno.
Skycontract (1997) per molti è considerato il loro lavoro migliore, lavoro in cui hanno tolto quella grezza patina che li avvolgeva pulendo il suono e affinando ulteriormente il loro brillante songwriting andando ad aumentare il lato progressive e psichedelico ed usando il cantato pulito in quasi tutti i brani, relegando il growl in un angolo, sfoderandolo solo quando l'aggressività lo richiede.
Parti lente e doomeggianti si fondono con sezioni più easy listening, quasi pop, mozzate saltuariamente da accelerazioni punk o rallentamenti con inserimenti classici o fusion, il tutto in maniera assolutamente naturale. Un minestrone di stili differenti. Pura avanguardia musicale. Le canzoni, in continuo mutamento, hanno talvolta echi di
Typo O Negative, Anathema, Paradise Lost, ma vengono rivoltate a più riprese dalle peripezie (stru)mentali, mantenendo un velo malinconico costante nella loro evoluzione. Tutto il marcio, l'energia dirompente, tutto il pantano dei demo e dell'album precedente è stato spazzato via, questo potrà sorprendere non poco chi viene dall'ascolto dei
Immense Intense Suspense, richiedendo quindi uno sforzo in più, una maggiore apertura mentale per poter godere in pieno di
Skycontract.
Di qui a breve la band purtroppo si scioglierà senza che i propri componenti diano più notizie di sé, fino ad un recente ritorno nel 2013, dove hanno riproposto il primo album live.
Oggi la
Hammerheart dà a tutti l'opportunità di andare a scoprire queste gemme nascoste, la possibilità di possedere queste registrazioni da ascoltare a più riprese assorbendone tutto il genio, tutte le emozioni.
Sapete cosa dovete fare.