Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2014
Durata:non disponibile
Etichetta:Cruz Del Sur Music

Tracklist

  1. NEVER SAY NO AGAIN
  2. THREE AND THREE ARE SIX
  3. THE CULT OF THE VESTAL CLARET
  4. GREAT GOAT GOD
  5. THE DEMON AND THE DECEIVER
  6. PIECE OF MEAT
  7. BLACK PRIEST
  8. WHO ARE YOU
  9. THE STRANGER

Line up

  • Phil Swanson: vocals
  • Simon Tuozzoli: bass, guitars

Voto medio utenti

Amanti dell heavy, del doom, dell'occulto, del rock e nemici di mode e tendenze unitevi, in un solo coro inneggiate al sangue della vergine!

Un disco senza tempo, ecco cos'è questo secondo lavoro degli statunitensi Vestal Claret.
Questo duo del Connecticut, che in formazione vede la voce di Phil Swanson (anche nei consigliatissimi Seamount e Hour of 13) e le corde di Simon Tuozzoli, propone un heavy-doom che può collocarsi da qualche parte tra i loro gruppi di appartenenza e altre band come Pagan Altar, vecchi Grand Magus, Briston Rites, Pentagram, Witchfinder General e, perché no, Cirith Ungol. Un suono mai di moda e mai fuori moda, un tipo di metal che ha strette basi nell'heavy rock e profondi legami con l'occultismo. Nove canzoni che sono in parte recuperate da passati split con Ungod e Albatross e in parte proposte per la prima volta, mostrando una varietà compositiva totalmente a vantaggio dell'ascoltatore che può così immergersi tra le ombre e i rituali dei Vestal Claret. Un album marchiato a fuoco dalle bellissime linee di basso di Tuozzoli, seguite e ampliate dalle chitarre, sulle quali si appoggia la particolare voce di Swanson che sa essere magnetico e declamatorio come pochi altri. In alcuni frangenti, tipo Great Goat God, sembrano improvvisare dal tanto che sono genuini ed ispirati.
Scorrendo le tracce, abbiamo episodi più energici e lineari come l'opener Never Say no Again o la successiva Three and Three Are Six, che si vanno ad affiancare a grintosi brani dalla spiccata varietà compositiva come The Stranger e Piece of Meat che fanno da contraltare a pezzi più lenti e lugubri come The Demon and The Deceiver. Due chicche spuntano poi dal mucchio, la lunga ed emozionante suite Black Priest (già apparsa nello split con Albatross, qui riregistrata ma sempre da brividi) e la cover Who are you?. No, non è il famosissimo pezzo dei The Who (che purtroppo tutte le nuove generazioni conoscono solo come sigla di CSI) bensì un brano "minore" da Sabbath Bloody Sabbath, scelta che rivela l'amore totale dei Vestal Claret per i padri del doom metal.

Un altro colpo a segno per la sempre attenta label romana Cruz del Sur Music. Da ascoltare con le cuffie nella tranquillità di una stanza buia, illuminata solo da un paio di candele, sarà così possibile vedere materializzarsi un nero capro.





Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 01 mag 2014 alle 11:54

Interessanti, debitori in certi passaggi anche a Blue Oyster Cult, però' credo siamo ancora lontani dalle miglior cose di Pagan Altar, Witchfinder General e Cirith Ungol

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