Wizz è il frontman e il fondatore dei metallers belgi Wizz Wizzard, e questo “Rock lives on”, pubblicato sotto la didascalica denominazione
Wizz Acoustic, è il primo parto di un progetto acustico direttamente caldeggiato da Mark Appleton della Rocksector Records, che l’ha fortemente voluto per lo
showcase della
label inglese al SOS Festival.
Un
Ep unplugged senza grosse pretese e tuttavia gradevole, in cui si manifesta tutta la passione del nostro per le atmosfere di “frontiera”, per il
country-rock e per il cantautorato americano, in un crogiolo ispirativo che mescola Bob Dylan, Eagles, Neil Young, appena un pizzico di Stan Ridgway e, perché no, i Guns N' Roses a “spine staccate” e il Bon Jovi più
rootsy.
La voce piuttosto espressiva di Wizz e la sua chitarra (coadiuvata da quella di Chris Appleton degli Absolva) vi condurranno, dunque, in un clima fatto di ballate sognanti, di ambientazioni rurali, malinconiche e assolate, che raggiungono il loro apice emotivo nel suggestivo frammento che dà il titolo al disco e nel tocco decadente (e vagamente “messicano”) di “Trouble time” e dell’attraente “Insanity”.
Complimenti a Wizz, quindi, un artista preparato e abbastanza poliedrico, normalmente avvezzo a sonorità ben più metalliche, che se la cava egregiamente anche nel ruolo di
storyteller, dimostrando di saper scrivere (e trascrivere, dacché tra i brani del programma sono presenti adattamenti del repertorio della “navicella madre”) musica di apprezzabile efficienza emotiva anche in assenza di dosi massicce di elettricità.
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