Iniziamo dalla fine: chiunque ami il black metal
deve comprare questo disco.
Punto.
Sin dal loro esordio, il bellissimo
"Satanic Black Devotion" del 2003, i
Sargeist hanno dimostrato di essere tra i pochissimi veri eredi della nera fiamma che ardeva nel nord Europa dei primissimi anni '90 ed oggi, dopo 15 anni di carriera, continuano a tenere alto, altissimo, il vessillo del vero metallo nero.
Fate bene attenzione: questo è black metal primordiale.
Maligno, minaccioso, devastante, satanico fino al midollo. Non esiste spazio alcuno per inutili orpelli. Solo oscurità e notte.
La musica dei finnici vi entra nell'animo, ghiaccia ad ogni nota, trasuda odio e passione da ogni poro. Questa è dannazione fatta musica.
Poco importa che il mastermind
Shatraug non abbia inventato nulla se la qualità della musica si mantiene a livelli così alti, a livelli tali, cioè, che la maggior parte dei sedicenti estremisti della scena possono solo sognarsi.
"Feeding the Crawling Shadows" è, dunque, un inno al male.
Le sue melodie, come da tradizione vera marcia in più del gruppo, lancinanti, le urla che le accompagnano semplicemente terrificanti, il riffing di chitarra ispiratissimo e agghiacciante, le atmosfere plumbee e sottilmente epiche.
Ogni elemento è al posto giusto, ogni tassello utile a comporre un mosaico di nero misticismo.
Questo è il fascino del male, il male più antico.
Non vi resta che sprofondare.
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