Vardan è una one man band dedita al black metal.
Sebbene l'anno di fondazione sia il 1997, l'artista siculo ha iniziato a rilasciare album nel 2007: da allora siamo già arrivata al settimo album di studio.
Sicuramente siamo al cospetto di un musicista prolifico.
Possiamo però dire di trovarci di fronte a musica di qualità?
Se rinunciamo del tutto al concetto di originalità la risposta è affermativa.
Vardan, nel nuovo
"Enjoy of Deep Sadness", come del resto in tutte le release che lo hanno preceduto, suona come se il tempo si fosse fermato alla prima metà degli anni '90 e come se il nostro fosse nato e vissuto in Norvegia.
I tre lunghissimi brani che compongono il nuovo lavoro pagano un dazio salatissimo al
Burzum dell'immenso
"Filosofem": riff ipnotici ripetuti all'infinito, 4/4 costante e minimale, scream che gorgoglia in sottofondo, arpeggi depressivi. Questa è la musica di
Vardan, niente di più e niente di meno.
Per darvi qualche coordinata in più: immaginate i
Katatonia di
"Brave Murder Day" e i
My Dying Bride più disperati e mixateli con il Conte, avrete una idea precisa di cosa aspettarvi da
"Enjoy of Deep Sadness".
Le melodie del disco e le sue atmosfere sono particolarmente ispirate, la disperazione è palpabile, l'effetto alienante assicurato.
Niente che gli artisti già citati non abbiano già fatto.
Se questa ultima considerazione non vi importa, acquistate pure il disco, altrimenti ascoltate gli "originali".
Buona notte.
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