Tra tanti inutili operazioni commerciali, ristampe e bonus track come se piovesse, finalmente ogni tanto c’è pure qualche piccola mossa “commerciale” (se così si può definire) che vale la pena supportare … Il qui presente
“Venomous Wine From Putrid Bodies” è stato pubblicato lo scorso anno dalla Mushantufe Productions solo in vinile e ora la Iron Bonehaea Records ha deciso di ristamparlo in formato digitale per dare una maggiore esposizione ad un lavoro che la merita decisamente. I cileni Demonic Rage sono una band seria e preparata che è in giro dal 2001 e che solo dopo 12 anni di fiera militanza underground ha deciso di pubblicare il primo full lenght. Bontà loro che i quattro cileni hanno aspettato tutto questo tempo perché
“Venomous …" è un album che farà la felicità di tutti gli amanti del death brutale e claustrofobico a la
Incantation. L’influenza della band di John McEntee è talmente palese che la band non la negherebbe neanche sotto tortura, ma i Demonic Rage sono lontani dal’essere solo una clone band perché pezzi come
“Sulphuric Congregation Towards The Holocaust Of All Sacred And Holy” ,
“The Fall Of Nazarene” o le soffocanti note della conclusiva
“All Pest Shall Fall Over Me” sono meritevoli di essere accumunate alle migliori "hit" della band americana. Si vede e si sente che la band padroneggia in maniera impeccabile la materia e infatti i 33 minuti di
“Venomous Wine From Putrid Bodies” passano via lisci, senza mai annoiare, anzi tenendo incollato l’ascoltatore allo stereo dall’iniziale e classica
“Repugnant Shapes In A Ritualistic Coven Of Death” fino alla conclusiva
“All Pest …” . Il growl di Satran è perfettamente a metà tra quello di riferimento di John McEntee e quello di George "Corpsegrinder" Fisher ( “Vile” era ) e anche la produzione è meritevole di sottolineatura . E’ curioso come proprio in questo periodo stia uscendo anche il nuovo album degli Incantation, quasi che il destino volesse regalarci un nuovo ed esaustivo mezzo di paragone, non voglio esagerare, ma credo che in più di qualcuno preferirà le note dei cileni Demonic Rage a quelle della band americana non fosse per una dinamica maggiore e un’attitudine un po’ più fresca. Gruppo da supportare!
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