Il bassista e cantante Alan Averill (Primordial, Void of Silence) presenta il suo nuovo progetto
Dread Sovereign, grazie ad un album di puro heavy doom orrorifico della miglior fattura.
Black Sabbath meets Pentagram, ma con forte componente acida e rabbiosa personalità. I brani hanno taglio possente, epico, atmosfere da tregenda e venature allucinate, tutto quel che può desiderare l’appassionato della musica più oscura. Anche la lunghezza di alcuni episodi, vedi “Chtulu opiate haze” o la title-track che superano i dieci minuti, non rappresentano un ostacolo perché il muro sonoro è intimidatorio e la voce di Averill aggiunge un tocco di teatralità da brividi.
Vero che ultimamente ho potuto ascoltare meno roba del solito, ma non esito a dire che questo impressionante monolito psycho-ossianico finirà nella mia play-list di fine anno.