Copertina 7

Info

Anno di uscita:2004
Durata:46 min.
Etichetta:Frontiers
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. DON’T EVER STOP
  2. I BELONG TO YOU
  3. WHY?
  4. WHEN YOU LOVE
  5. BRING THE HOUSE DOWN
  6. THERE WAS YOU
  7. REMEMBER ME
  8. HELP ME FIND THE WAY (BACK TO YOUR HEART)
  9. SLING SHOT
  10. TAKE ME TO THE RIVER
  11. THE CHALLENGE

Line up

  • Torben Lysholm: vocals, all instruments
  • Lene Riebeau: choirs

Voto medio utenti

Nuovo progetto solista per Torben Lysholm, mastermind del trio hard rock danese Pangea; e non potrebbe essere più solista di così visto che il poliedrico artista canta, suona ogni strumento, si occupa della produzione e registra nel suo studio personale, il Tune Town. Nato originariamente come chitarrista ed entrato nei Pangea nel 1987, Lysholm comincia presto a sviluppare doti canore che lo porteranno a girare la Danimarca come vocalist di una cover band dei Toto; non ancora soddisfatto si occupa di produrre demo e album di band danesi più o meno sconosciute spaziando tra Hard Rock, Jazz, Nu Metal, Pop, Dance e quant’altro.
Il passo successivo sembrava dunque quello di incidere un album da lui interamente composto, suonato, cantato (fatta eccezione per una corista) e prodotto, album ben accolto dalla nostrana Frontiers Records che decide di accogliere Lysholm e il suo Mysterell sotto la sua ala protettrice.
Il risultato del lavoro dell’infaticabile danese è un album a cavallo tra il rock melodico e l’AOR molto vicino allo stile Def Leppard degli ultimi 10-15 anni.
Tre up-tempo di fila aprono le danze con i loro cori sontuosi e le chitarre elettriche anni ’90, e si fa fatica a pensare che il musicista sia solo uno, ma questo è senz’altro merito di una produzione ben fatta, unico neo è il drumming troppo blando, difetto comune a molte release di questi tempi. La semi-balld “When You Love” non vincerà il premio come creazione più geniale del secolo ma ospita un gran bel giro di basso solleva le sorti della sezione ritmica. Accennavo prima ai Def Leppard ed ecco “Bring The House Down”, talmente simile a “Pour Some Sugar On Me” (da Hysteria) da farmi addirittura pensare di aver sentito la voce di Joe Elliott nei cori e da far avvertire lo spettro di Mutt Lange nella produzione.
Ancora una ballad “There Was You”, dal sapore pop-blues: il brano non è di per sé gran cosa ma vale la pena ascoltarlo per le bellissime chitarre acustiche che ospita.
Nonostante l’intro che sembra quello di “Money For Nothing” dei Dire Straits, “Remeber Me” è un pezzo soft da ascoltare a luci soffuse e il suo tono pacato la fa somigliare a “Broken Wings” dei Mr. Mister,fino a che un break hard-rock/elettronico a metà brano stravolge il tutto e perdura sino alla sua conclusione.
Si continua con i pomposi arrangiamenti orchestrali della ballad “Help Me Find The Way” e con le granitiche chitarre e il corposo basso dell’ up-tempo “Sling Shot” che vede Lysholm cimentarsi finalmente con vocalizzi aggressivi; segue “Take Me To The River”, brano veloce e zeppo di cliché hard rock anni ’90 e la solenne strumentale guitar-oriented “The Challenge” va a concludere la prima prova di Mysterell.
Il candidato Lysholm viene promosso come vocalist, come musicista e come produttore, l’album è vario e ben strutturato, ancora uno sforzo per evitare denunce di plagio dai legali dei Def Leppard ed il gioco è fatto!
Recensione a cura di Elena Mascaro

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