Copertina 6,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2014
Durata:54 min.
Etichetta:Bakerteam Records

Tracklist

  1. BEWITCHED (MY WORDS ARE POWER)
  2. WINTER IS COMING
  3. GIFT OF DEATH
  4. OVERLORD OF FIRE
  5. HOLY SHIRE
  6. THE REVENGE OF THE SHADOW
  7. BEYOND
  8. HOLY WAR
  9. MIDGARD

Line up

  • TheMaxx: drums
  • Reverend Jack: keyboards
  • Aeon: lead vocals
  • Ale: flute
  • Andrew Moon: lead guitars
  • Ed Gibson: rhythm guitars
  • Piero Chiefa: bass
  • Sisiki: additional vocals

Voto medio utenti

Primo full length album per i lombardi Holy Shire, power/symphonic band che ha, tra le sue caratteristiche peculiari:

- due cantanti femminili
- un flautista
- tematiche legate al mondo fantasy, in particolare alla saga "Il Trono di Spade"
- un sound a cavallo tra metal, epic e folk.

Dunque, questo "Midgard" non dovrebbe offrire particolari sorprese agli appassionati di genere: qua si va a cavallo di unicorni, dragoni e bestie alate, per combattere nella terra dei due soli nascenti con i nani, gli elfi e compagnia danzante. Ma, al di là della tematica, quello che ci interessa è la musica. E "Midgard" ci offre composizioni molto eterogenee, laddove all'interno di ogni singolo brano le atmosfere cambiano di continuo, pur mantenendosi saldamente tra i parametri succitati. L'opener "Bewithced" apre in maniera convincente l'album, seguita da "Winter is Coming", perfetto riassunto di quanto potrete trovare all'interno di questa ora scarsa di musica. Il mood non cambia proseguendo nell'ascolto, e la band cerca di mantenere organica la propria proposta sia attraverso i momenti più pesanti, sia nei brani più morbidi e sognanti.

Inutile fingere che le pecche non ci siano, perchè ci sono: in primis linee vocali ed arrangiamenti non da strapparsi le vesti, ed una esecuzione che risente sicuramente della giovane età dei membri della band. Ma, lungo il corso dell'album, si percepisce come di certo non manchino le idee, e come forse l'unica componente che ancora necessita è solo un pò di esperienza in più, che serva da catalizzatore per rendere la proposta sonora degli Holy Shire più personale e con una identità più marcata.

Al momento, accogliamo con piacere la nascita di una nuova band, nel sempre più numeroso novero dei gruppi metal italiani. Il tempo ci dirà se gli Holy Shire meritino posizioni da alta classifica, mi auguro fervidamente di sì.


Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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