Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2014
Durata:48 min.
Etichetta:Frontiers Records

Tracklist

  1. SHUTUP&JAM!
  2. FEAR ITSELF
  3. EVERYTHING MATTERS
  4. SHE’S GONE
  5. NEVER STOP BELIEVING
  6. I STILL BELIEVE
  7. I LOVE MY BBQ
  8. THROTTLEDOWN
  9. DO-RAGS AND A .45
  10. SCREAMING EAGLES
  11. SEMPER FI
  12. TRAMPLE THE WEAK HURDLE THE DEAD
  13. NEVER STOP BELIEVING (BLUES)

Line up

  • Ted Nugent: guitar, vocals
  • Greg Smith: bass
  • Derek St. Holmes: guitar, vocals
  • Mick Brown: drums
  • Sammy Hagar: special guest on “She’s Gone”

Voto medio utenti

Quando si tratta di esplicitare il “fenomeno” Ted Nugent, il confine tra i termini “mito” e “fanfarone” è sempre piuttosto labile, ed è molto probabile che se fossi un madrelingua inglese, in grado di comprendere istantaneamente le farneticazioni con cui condisce testi ed esibizioni live, la mia opinione complessiva sul leggendario MadMan di Detroit sarebbe leggermente diversa.
E’ sufficiente, però, sorvolare sui suoi classici sproloqui da Real American, in fondo anche simpatici nella loro coerenza e nell’essere completamente politically incorrect, e affidarsi alla sua fremente e penetrante Gibson Byrdland, all’hard-rock blues denso e impetuoso che prorompe da quelle sei corde e dalla sua vigorosa laringe, in una carriera costellata di faville soniche (e qualche momento di torpore, pure …), per non avere dubbi sul valore artistico di questo istrionico figlio della Rock City per eccellenza.
“Shutup & jam!”, il nuovo studio-album a sette anni dal precedente “Love grenade”, può essere tranquillamente considerato tra gli “alti” di una parabola artistica quasi cinquantennale, ed è encomiabile prima di tutto per l’energia e l’elettricità contagiosa con cui Ted e i suoi sodali (tra cui il fidato Derek St. Holmes ...) investono l’ascoltatore fin dal primo contatto.
“Shutup & jam!”, “Fear itself”, “I still believe”, “Screaming eagles”, la torrenziale "Semper Fi” e poi ancora le adrenaliniche “Do-rags and a .45” e “Trample the weak hurdle the dead“ (qualcosa tra Alice Cooper e Rolling Stones …), sono paradigmi di quell’immarcescibile formula che ha trasformato blues e rock n’ roll in qualcosa di decisamente più pesante e granitico, ma se cercate tracce ancor più consistenti e inviolate delle fonti originali di questo suono sarete accontentati da “Everything matters” e dalla versione slow e rootsy di “Never stop believing” (presente anche in una spigliata trascrizione melodica dagli accenti vagamente pop-punk!), vivide manifestazioni di fervore espressivo e d’indomabile attitudine.
“Throttledown” è uno strumentale di buona efficacia e non credo siano in molti a potersi permettere di cantare candidamente “I love my bbq” senza apparire “troppo” ridicoli e buffoneschi.
Lasciamo per ultimo il commento riservato a “She’s gone”, un duetto con il sempre grande Sammy Hagar davvero gustoso, vibrante e coinvolgente, un concentrato di rock duro yankee senza fronzoli, tanto “semplice” ed essenziale quanto irresistibile.
Ladies and gentlemen: il “selvaggio” è tornato … zitti tutti e lasciamolo jammare!
Recensione a cura di Marco Aimasso

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