Copertina 5

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2014
Durata:55 min.
Etichetta:Roadrunner Records

Tracklist

  1. ETERNAL RAINS WILL COME
  2. CUSP OF ETERNITY
  3. MOON ABOVE, SUN BELOW
  4. ELYSIAN WOES
  5. GOBLIN
  6. RIVER
  7. VOICE OF TREASON
  8. FAITH IN OTHERS

Line up

  • Mikael Åkerfeldt: guitars, Vocals
  • Martín Méndez: bass
  • Martin Axenrot : drums
  • Fredrik Åkesson: guitars
  • Joakim Svalberg: keyboards

Voto medio utenti










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Mentre vergo queste lettere, si è da poco conclusa l'edizione 2014 di Arezzo Wave, grande e prestigiosa vetrina nazionale per la MUSICA, quella maiuscola, quella che non puoi capire, quella che mi si respira nel sincopato sul didjeridoo e la semidiminuita, quella con la giacca e le Converse, quella radical, ma soprattutto quella chic.

Ecco, dicevo, mi spiace, perchè il qui presente "Pale Communion" dei qui presenti Opeth è proprio questo: Chic.

La masturbazione sonora di cui accusavo michelino Akerfeldt nel precedente "Heritage", qua ha contagiato un pò tutti, al grido di "semo bravi, semo belli, semo mejo dell'Anathema", e così, a mio avviso definitivamente, gli Opeth incarnano questo nuovo filone autoindulgente, onanistico del prog rock, lasciandosi per sempre alle spalle la vecchia pelle, e perfezionando la mistura sonora già prodotta dal capitolo precedente.

"E allora", mi chiede un attento lettore, alzando compostamente la mano dal fondo della sala, "e allora, Sbranf, perchè l'immagine iniziale? Perché "mai na gioia"??"
Vedi, caro amico dalla mano alzata, "mai na gioia" perchè "Pale Communion" è un disco... ecco... ehm oddio.... piacevole. Alé, l'ho detta. E' un disco piacevole se hai intenzione di ascoltare del prog rock venato di jazz, con momenti a cappella e larghe parti di hammond, con strutture ritmiche ed armoniche di certo inusuali ed assolutamente non da buttare, se i tuoi gusti, insomma, spaziano tra i testé citati Anathema e i Porcupine Tree (ci somigliano sempre più, alla faccia della mano leggera di Wilson in fase di produzione), tra i King Crimson e i Genesis più cervellotici. Tra. Tra qualcuno e qualcun altro, ma MAI, e mi spiace ma lo sottolineo, MAI originali o riconoscibili nella loro evoluzione.

Cosa volete che vi dica, l'ho già scritto in precedenza, per me evoluzione uguale mi piace, per cui non faccio alcuna fatica a concepire la mutazione stilistica di una band che progredisce e va avanti nella propria ricerca sonora. Stavolta, al contrario di "Heritage", la musica degli Opeth è piacevolmente complicata, ma purtroppo il tutto è ammantato dal solito autoerotismo musicale, ed io di beccarmi una sbruffata in faccia, per musicale che sia, ne ho poca voglia. Lo lascio a voi, cari lettori di MH, con una citazione del sommo poeta: "Nè carne né pesce: la mia angoscia non decresce".
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 06 feb 2021 alle 23:04

questo secondo me è di gran lunga il miglior album del nuovo corso degli Opeth, non inventano nulla ma riescono a rielaborare alla loro maniera in maniera perfetta le sonorità degli storici gruppi prog, cosa che in Heritage ed in Sorceress non sono riusciti, in In Cauda Venenum solo in parte

Inserito il 26 ago 2014 alle 11:39

Che somiglino sempre di più ai Porcupine Tree è una cazzata. I Porcupine Tree, quelli del botto post In Absentia, avevano un sound molto moderno e contaminato, con elettronica, synth, e atmosfere prese in prestito da band come Massive Attack e Nine Inch Nails... questi Opeth suonano invece terribilmente retrò...una veste che può piacere o meno (personalmente non mi fanno impazzire in questa veste). Se proprio vogliamo, molto più simili agli ultimi due dischi solisti di Wilson, ma non ai PT. Ps. Steven Wilson ha solo mixato il disco, il che vuol dire che non ha contribuito in nessun modo alla composizione, all'arrangiamento e alla registrazione.

Inserito il 25 ago 2014 alle 15:58

Giovani, era una battuta quella su Swano e Akerfeldt! :D forse è perchè non sono + giovane che non avevo capito la battuta...vecchio e rinco :P Mephys io sono ancora giovane ma sono rinco lo stesso, non ti avvilire! E al primo commento su questo glorioso portale, metto a segno la mia prima cappellata!

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