Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2014
Durata:41 min.
Etichetta:Metal Blade Records

Tracklist

  1. ACHERONTA MOVEBIMUS
  2. UNLEASH
  3. MONSTRUM IN ANIMO
  4. THE ONE THING NEEDFUL
  5. A FIRM FOUNDATION OF UNYIELDING DESPAIR
  6. DESIDERATUM
  7. IDOL
  8. SUB SPECIE AETERNI (OF MAGGOTS, AND HUMANITY)
  9. THE JOYSTREAM
  10. RAGE AND RED
  11. ITA MORI

Line up

  • Irrumator: bass, guitars, programming
  • V.I.T.R.I.O.L.: vocals

Voto medio utenti

È possibile razionalizzare la follia? Mettere ordine nel caos? Domare una creatura selvaggia e incontrollata?
La risposta a tutti i quesiti è sì: gli Anaal Nathrakh, col loro ultimo lavoro, l’hanno fatto.

Avvisaglie in tal senso erano già giunte dal precedente -splendido- Vanitas, laddove la proverbiale schizofrenia dei Nostri iniziava a stemperarsi, confluendo in brani contraddistinti da una maggior componente orchestrale e da una venatura melodica più accentuata. La progressione nel sound, quindi, è coerente, tanto che oggi stringiamo tra le mani il frugoletto più “educato” mai partorito dal duo britannico.

Sia chiaro: tale affermazione va relativizzata, e acquisisce senso se utilizziamo come termine di paragone autentiche pillole di Apocalisse del calibro di The Codex Necro o Eschaton; sappiate, d’altro canto, che faticherete a rintracciare uscite estreme, deviate e maligne come Desideratum in questo scorcio di 2014.

Ebbene sì, la sapiente mistura di black, death, grind e industrial che abbiamo imparato ad amare è ancora una deliziosa tortura per i nostri padiglioni auricolari; in questa occasione, alle predette coordinate va aggiunto un gelido feeling cyber che affila ulteriormente il guitar work (l’attacco della strumentale Acheronta Movebimus e il riffing di A Firm Foundation Of Unyelding Despair mi hanno addirittura ricordato le atmosfere inumane di Demanufacture), ma che non impedisce di sviluppare la consueta dose di visionaria epicità.

Impareggiabile, come sempre, il lavoro di V.I.T.R.I.O.L. dietro al microfono: screaming e growling devastanti, clean vocals mai così stentoree. Un mostro.
Strumentalmente, poi, ci troviamo di fronte all’ennesima prova chirurgica di Irrumator: nitore esecutivo e precisione ai massimi livelli, per di più sublimati da una produzione stellare.

Poco importa, dunque, se qua e là emerge un pelo di ripetitività strutturale, se talvolta il mestiere prevale sulla pura ispirazione, se la formula sonora che ha reso grandi gli Anaal Nathrakh ha ormai smarrito il fattore sorpresa e non possiede più la spontaneità degli esordi: a fronte della magnificenza dei chorus di Unleash e Idol (che vanta una collaborazione con Niklas Kvarforth degli Shining) e della distruttiva progressione di The One Thing Needful e Rage and Red sarebbe irragionevole lamentarsi.

Desideratum certifica, se ancora ce ne fosse bisogno, l’assoluta grandezza e affidabilità di una band unica. Bene, anzi benissimo, ha fatto la Metal Blade ad accaparrarsi i servigi di uno dei migliori gruppi metal -senza distinzioni di genere- degli ultimi quindici anni.
Imprescindibili.
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 27 ott 2014 alle 13:34

Ribadisco ancora una volta che, nonostante siano anni luce distanti da quanto ascolto abitualmente, gli Anaal Nathrakh fanno musica di livello superiore.

Inserito il 24 ott 2014 alle 00:06

Ascoltato a ripetizione per tutta la sera. IMPRESSIONANTE. Vitriol è uno dei vocalist più incredibili in circolazione, musicalmente riescono a mescolare ormai qualsiasi cosa (black, grind, industrial, beat elettronici) con la più disarmante naturalezza e senza perdere un'oncia di aggressività e organicità del suono. Per quello che valgono sono fin troppo poco lodati e considerati.

Inserito il 23 ott 2014 alle 12:00

Come sempre straordinari.

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