Con tutta la stima e l’ammirazione che nutro per gli
Asia, cui va aggiunta una cospicua dose di “riconoscenza” per i tanti momenti straordinari passati “insieme”, faccio comunque un po’ di fatica a trovare una plausibile “giustificazione” per questo ennesimo
Cd/Dvd dal vivo.
Se per un eventuale neofita è di solito preferibile iniziare la “conoscenza” con documentazione da studio, d’altro canto non basta la particolarità di suonare per intero (una “moda” che sta prendendo sempre più piede …), con la
line-up primigenia, il classico debutto della
band britannica davanti all’entusiasta pubblico “casalingo” dell’High Voltage Festival di Londra, per rendere l’opera veramente interessante agli occhi dei
fans, sempre che non si tratti d’irriducibili “completisti” del gruppo, che immagino ormai pressoché ridotti sul lastrico, vista la mole impressionante di materiale a loro disposizione.
Nessun dubbio sulla qualità del programma (e come potrebbe? “Asia” è un capolavoro di rock melodico “progressivizzato” …), completato da un paio di eccellenti brani tratti da “Phoenix” e “Omega” (“An extraordinary life” e “I believe”) e sull’efficacia tecnico-interpretativa delle esecuzioni, per un risultato ovviamente molto appagante, ma francamente in tempi di “crisi economica” e di “spending review”, forse sarebbe meglio destinare i propri risparmi ad altre uscite musicali, sicuramente meno “rassicuranti” e tuttavia potenzialmente più “sorprendenti”, assecondando quella incontenibile “curiosità” che non dovrebbe mai mancare ad un vero
musicofilo.
Beh, in realtà, a ben vedere “High voltage” una sensazione significante la sollecita … un pizzico di “nostalgia” per gli Asia che personalmente adoro e che non sono, purtroppo, quelli dell’ultimo, pur godibile, “Gravitas”.
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