Copertina SV

Info

Anno di uscita:2004
Durata:37 min.
Etichetta:Monster Underground
Distribuzione:Brainstorm

Tracklist

  1. VIOLENT CHANGE
  2. ASYLUM
  3. TYRANTS IN DISTRESS
  4. SOCIAL FEARS
  5. ENERGETIC DISASSEMBLY
  6. ARGONNE FOREST
  7. CIMMERIAN SHADOWS
  8. MELTDOWN

Line up

  • Jason McMaster: vocals
  • Billy White: guitar
  • Doug Keyser: bass
  • Rick Colaluca: drums

Voto medio utenti

Periodo affollato di ristampe quantomeno interessanti che riguardano svariati settori della musica heavy. Dopo Zess, Blood Farmers, Million, Acid King, dalle nebbie del tempo viene ripescato il disco d’esordio dei Watchtower, giovane quartetto di Austin, Texas.
L’album fu pubblicato nell’inverno del 1985 e può essere inquadrato nel filone thrash metal, in quel momento in piena esplosione a livello internazionale. I Watchtower debuttarono però con una linea molto particolare, distante da quella messa in mostra dai colleghi contemporanei, vedi tra i tanti gli Exodus di “Bonded by blood”, gli Exciter di “Long live the loud” o i Megadeth di “Killing is my business..”, tutti usciti nello stesso periodo.
I Texani non puntavano solamente sulla velocità schizofrenica o sull’aggressività iper-rabbiosa, bensì proponevano fraseggi intricati e complessi uniti ad una notevole tecnica strumentale, tanto da poter oggi definire “Energetic disassembly” un primo credibile esperimento di techno-thrash.
Riffs molto articolati, continui cambi di tempo, assoli funambolici, lavoro ritmico quasi progressivo con menzione speciale per il bassista Keyser che usa il suo strumento come una seconda chitarra, fanno di questo disco l’antesignano di molte opere metal odierne e forse proprio per il suo precorrere i tempi non ebbe particolare fortuna all’epoca dell’uscita. Anche l’aspetto vocale destò qualche perplessità, in effetti i costanti toni acuti di Jason McMaster risultano fuori dai canoni del periodo e non sempre illuminanti, ma rivisti adesso appaiono comunque coerenti con il progetto originale dei Watchtower.
Una visione del thrash che ne conserva l’aspetto dinamico e furente ma elimina quello grezzo ed immediato, sostituendolo con schemi più cerebrali e con un’atmosfera di sperimentazione per l’epoca assai innovativa.
Un lavoro che forse oggi può conquistare più estimatori di allora, perché vicino alle soluzioni attuali. Consigliato a tutti gli appassionati del thrash che potranno dare adesso il giusto merito alle intuizioni tutt’altro che sorpassate dei Watchtower.
capolavoro senza tempo

Fu il primo disco progenitore del thrash tecnico(technical thrash) con riff di chitarra particolarmente elaborati e per la perizia tecnica delle canzoni l'album diventa un must e punto di riferimento per le band avvenire.

Eh mozzafiato!

belle composizioni, ascoltabili ma al tempo stesso intricatissime strutture e virtuosismi sia di basso che chitarra ti arrovellano il cervello! qui si sente proprio la carenza nella fase di produzione, non perchè sia effettivamente mal registrato, ma perchè una produzione piu potente avrebbe risaltato le canzoni di questo gioiello ancor di piu.

energetic disassembly

uno dei migliori dischi tecno-thrash di sempre. i brani sono intricati e necessitano di qualche ascolto ma questo disco è storico

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