Copertina 7

Info

Anno di uscita:2014
Durata:50 min.
Etichetta:NoiseArt Records

Tracklist

  1. MARCHING OVER BLOOD
  2. SEED OF EVIL
  3. DIVIDE AND CONQUER
  4. CONTROL THE TWISTED MIND
  5. IN THE GRAVE
  6. TERROR IS MY SCREAM
  7. PIT OF SNAKES
  8. KNEEL TO THE GUN
  9. LOST DIGNITY
  10. WHITE WIZARD

Line up

  • Nick Melissourgos: vocals, guitars
  • Chris Tsitsis: guitars
  • Aggelos Lelikakis: bass
  • Orpheas Tzortzopoulos: drums

Voto medio utenti

I Suicidal Angels appartengono senza ombra di dubbio a quella foltissima schiera di band che nei primi anni 2000 ha cavalcato in maniera abbastanza indistinta l’onda del thrash revival. Formatisi ad Atene nel 2001, i greci hanno all’attivo, compreso questo nuovo lavoro, cinque album e numerosi tour in compagnia di mostri sacri del metal estremo, dai Rotting Christ ai Massacre, dagli Overkill ai Belphegor, oltre ad aver partecipato ai più prestigiosi festival europei. Quanto di tutto ciò sia dovuto alla loro reale bravura oppure all’onda di cui sopra, non sta a me deciderlo. Fatto sta che la band ha tenuto duro ed è andata avanti con costanza, arrivando, appunto, al quinto appuntamento in studio con questo nuovo “Divide and conquer”.

La proposta è sempre la stessa, non ha subito modificazioni di sorta: old school thrash metal, diretto, veloce, senza troppi fronzoli, quindi classiche alternanze di parti mosh e parti tupa-tupa, riff e assoli veloci e taglienti, e voce strozzata di ordinanza. Anzi, a dirla tutta neanche tanto di ordinanza, visto che l’ugola di Nick Melissourgos è senz’altro il valore aggiunto della band, dato che, a differenza di tanti suoi colleghi dei giorni nostri, ha una sua peculiarità, così come era ai tempi d’oro e dovrebbe continuare ad essere nel thrash. Ultimamente, invece, manca personalità nei singer, cantano tutti uguali. Beh, Nick no, lo si riconosce subito, e non è cosa da poco…

Per il resto, niente di nuovo o di particolarmente accattivante, anche se di sicuro “Divide and conquer” non ha pecche evidenti. È ben suonato, ben registrato, e le parti sono tutte convincenti, però resta il fatto che di roba del genere ne abbiamo sentita in quantità industriale. Perché quindi i Suicidal Angels dovrebbero essere meglio di decine di altre band dedite anima e corpo alla causa thrash? Beh, non sta a me darvi la risposta, basta ascoltare l’album per capire che una marcia in più i greci ce l’hanno. Sicuramente sono stati molto fortunati a trovarsi, anni fa, al posto giusto nel momento giusto, e sicuramente la perseveranza li ha premiati. Ma se poi la propria proposta non ha sostanza, la gente non ci mette poi molto a silurarti. Loro invece possono figurare nel gotha del thrash revival insieme a poche altre band che sono riuscite, pur se di poco, a differenziarsi dal marasma generale.

Certo non scriveranno mai un anthem, i brani di “Divide and conquer” sono tutti validi ma altrettanto simili tra di loro, non ce n’è uno che spicca particolarmente. Però tutto sommato ci si può accontentare, perlomeno non ci si annoia ascoltando l’album, anzi ci sono sicuramente alcuni brani avvincenti come “Marching over blood”, la titletrack o “Lost dignity”, non a caso le più corte e dirette, mentre quando i nostri allungano un po’ il tiro (“Seeds of evil”, “Control the twisted mind”), perdono leggermente la bussola. Ripeto, non un disco clamoroso, ma di sicuro al di sopra della media di tante altre uscite che ho ascoltato di recente.
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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