Scoprire che tra le fila degli
Obscene Gesture sono passati ben tre ex Agent Steel (e non solo...), quali Chuck Profus, George Robb e Juan Garcia, e che ancora oggi vi milita il bassista degli Steel Prophet (e Body Count) Vince Dennis, poteva - e doveva - far pensare di essere incappati in un bello Speed & Thrash Metal d'annata.
Invece no.
"The Truth Be Told", secondo album dopo "Living in Profanity" del 2007, rievoca atmosfere d'annata ma si svela come un virulento e schizzatissimo Crossover Metal, scientemente sulla scia di formazioni come S.O.D., Cryptic Slaughter, Dr. Know, Agnostic Front e Attitude Adjustment.
Il cantante (e chitarrista) Guy Green non ha altrettanto importanti precedenti da mettere sul piatto, ma
ovvia al gap con una prestazione di spessore. E di violenza.
Dieci canzoni, o meglio schegge sonore che si rincorrono e si accodano una all'altra per un quarto d'ora di assalti vocali e scudisciate di chitarra, garantite dal già citato Vince Dennis e da Vence Simpson, con i due che si alternano anche al basso, mentre il compito di far danni dietro il drum-kit è affidato a Lamar.
Le capacità, e l'attitudine, degli Obscene Gesture hanno il gran merito di far sì che il tutto non diventi un pastone inascoltabile, o che scorra via fin troppo velocemente per lasciare il segno, infatti, "Still Warning" mette subito in chiaro l'urgenza e la concretezza di un gruppo che riesce a portarci indietro di trent'anni a forza di "No Savior" e "Fuck You".
"Violence is Coming"... già. E qui ce ne è un piccolo assaggio.
Listen close what is this, not bird or plane
Could it be the review fucking with your brain
All it takes just one touch over one, two, three
With a flick of a switch turn on... Metal.it
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