Copertina 5

Info

Anno di uscita:2006
Durata:36 min.
Etichetta:Bastardized

Tracklist

  1. HOPE DIES LAST
  2. TAKE IT BACK
  3. TEARS
  4. FADING MEMORIES
  5. FEAST FOR THE CROWS
  6. SKYCLEAVER
  7. ABANDON
  8. A CELL A DOOR
  9. REALIZING THE DEMISE

Line up

  • Simon Kollat: vocals
  • Sebastian Kollat: guitars
  • Max Hufnagel: guitars
  • Steve Power: bass
  • Moritz Jung: drums

Voto medio utenti

Sicuramente i Feast For The Crows hanno scelto il momento meno adatto per dare alle stampe il loro disco d'esordio "When All Seems To Be Burned", visto che il carrozzone del metalcore/hardcore new school sta ormai sparendo all'orizzonte dopo aver lasciato alle sue spalle tante cose buone ma altrettante, se non di più, negative. D'altronde è cosa nota che ogni trend venga sfruttato fino al midollo dalle case discografiche che premono e promuovono ogni gruppo che rientra nei canoni della moda del momento.
Fatta questa premessa d'obbligo, prendiamo ora in esame questo "When All Seems To Be Burned" che si presenta sul mercato racchiudendo al suo interno tutti gli elementi distintivi del metalcore, ossia chitarre taglienti che giocano con un rifferama dal retrogusto thrash con ammicchi anche alla scuola death metal melodico di stampo europeo, una batteria sincopata e precisa, sempre pronta a seguire le ritmiche dettate dalle asce e uno screaming assassino e violento che rimane costante per tutta la durata dell'album. Basta l'opener "Hope Dies Last" per dare un quadro generale piuttosto rappresentativo della proposta dei Feast For The Crows, ossia una somma di tutti i clichè del metalcore, con le solite sfuriate alternate a momenti mosh e a break sincopati, con qualche richiamo a Killswitch Engage, Hatebreed e Heaven Shall Burn. Insomma, niente di nuovo all'orizzonte, ma al di là di questo le canzoni non posseggono quell'appeal che le renda perlomeno godibili e quindi tutto il disco risulta piatto e monotono, con le canzoni che sembrano fatte con la carta carbone o semplicemente modificate giusto per dare una parvenza di diversificazione tra loro. Peccato, perchè il lavoro che è stato compiuto dietro al mixer è più che buono, e la riprova ne è il fatto che finalmente si sente perfino il basso, strumento notoriamente difficile da esaltare in fase di mixaggio. La batteria è invece compatta e bene equalizzata, così come le chitarre e la voce, andando a costituire un muro sonoro di tutto rispetto. Purtroppo però al di là di questo non è che ci sia granchè, anzi. Se il disco fosse uscito un anno fa o durante il periodo di massimo splendore del movimento metalcore probabilmente i Feast For The Crows avrebbero potuto godere di maggiore considerazione, ma adesso che il genere ha esaurito ciò che di positivo aveva da trasmettere e che anche i maestri indiscussi stanno cercando di rinnovarsi ed evolversi questo "When All Seems To Be Burned" non ha senso di esistere.
Per farla breve, un disco metalcore come ce ne sono tanti altri in giro, che nulla aggiunge e nulla toglie ai canoni del genere e che proprio per questo suona stantio e vecchio. Se proprio vivete a pane e metalcore comprate questo disco, altrimenti tornate pure ad ascoltare gli Unearth o i Killswitch Engage che almeno sanno come scrivere belle canzoni.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.