Signori e signore, amanti della birra e del metallo (in questo caso disposti esattamente in quest'ordine), eccoci qui a celebrare il ritorno sulle scene di uno dei più amati alfieri del happy-beer-heavy-thrash Metal, ovvero
Tom Angelripper, qui nella veste di leader del suo personalissimo progetto, gli
Onkel Tom. Sono passati oramai quasi vent'anni dal debutto sul mercato discografico dello Zio Tom col geniale
"Ein Schoner Tag", cui sono seguiti altri quattro esaltanti dischi, e il singer teutonico non accenna a staccare la mano dal boccale nemmeno per un secondo. Tanto tempo è trascorso da
"Schnaps das war sein letztes Wort", ma le coordinate tracciate dagli (usiamo un plurale per riferirci all'intera band)
Onkel Tom sono le medesime, in primis un'allegra rivisitazione metal-oriented dei canti folkloristici (da locanda, precisamente) tedeschi, con qualche sprazzo di thrash, figlio del progetto madre di Tom, i
Sodom, il tutto creato e fuso in armonia, nessuna sbavatura od imperfezione. Ogni uscita del gruppo germanico contiene una carica di divertimento incomparabile, probabilmente ineguagliabile, e ad ogni release la qualità aumenta, non fa difatti certo eccezione questa quinta fatica, denominata
"H.E.L.D.". Presenti pure in questo fresco lavoro le forti influenze del
Deutscher Schlager ed un tipo di metallo che oscilla fra il thrash, l'heavy, aggiungendo anche qualche spruzzo di punk, senza costrizioni di alcun tipo.
Il disco è aperto dall'irriverente e "ariosa"
"Flatus Antelucanus", che fa intuire che i nostri hanno esagerato con il pasto precedente e non hanno digerito un granché. Poi si passa alla vera opener
"Prolligkeit Ist Keine Schande", diretta, senza fronzoli, quadrata, con i soliti cori da canticchiare ad accompagnare gli
Onkel Tom nelle loro scorribande alcoliche. Ecco arrivare la terza
"Zu Wahr, Um Schön Zu Sein", aperta da un bel riff di chitarra, rockeggiante, irresistibile, con un chorus altrettanto trascinante.
"Ein Bisschen Alkohol" è il tanto atteso inno all'alcohol, ricordate di metterlo nella playlist da portare all'Oktoberfest. "Am Morgen Danach"
spezza un po' il ritmo, donando un attimo di calma dalla piacevole e rilassante atmosfera.
"Was Euch Nicht Passt" si allaccia pienamente alla tradizione dell'heavy classico, mentre
"Vom Paradies Gen Süden" ci riporta in birreria per un altro brano scanzonato ed intrattenente.
"Wer Nach Dem Lied Noch Stehen Kann" tiene alti i ritmi metallici ed alcolici, con un altro chorus che si fa apprezzare per l'orecchiabilità.
"Der Duft Von Lavendel" è un ulteriore esempio di metal tradizionale, ben confezionato, pronto per le prossime setlist degli Onkel Tom.
"Im Stuff" riporta in territorio birresco con la giusta aggressività,
"Der Onkel Kommt Zum Hausbesuch" mantiene l'atmosfera festosa,
"Auf Gedeih Und Verderb" sfonda le barriere del thrash,
"Ich Bin Noch Am Leben" è la sorpresa, una ballad acustica, emotiva, riflessiva, malinconica.
Gli
Onkel Tom forgiano dunque un nuovo album convincente, allegro, brillente, coinvolgente, ricco di atmosfere spensierate ma non solo. Si consiglia l'ascolto per concedersi tre quarti d'ora di buona musica e sfolgorante gioia teutonico-alcolica.