Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2014
Durata:non disponibile
Etichetta:Lifeforce Records

Tracklist

  1. TWO STEPS FORWARD, ONE STEP BACK
  2. SECOND ROUND
  3. NARROW MIND
  4. TOMORROW'S PATH
  5. THE TURNING POINT
  6. THE WRONG ENEMY
  7. BEHIND ILLUSION
  8. FAMOUS FOR BEING FAMOUS
  9. LAST NIGHT
  10. HIDE & SEEK
  11. RUNNING BLIND
  12. SHINE ON ME

Line up

  • Tony Kaikkonen: vocals
  • Teemu Liekkala: guitars
  • J-V Hintikka: guitars
  • Pasi Pasanen: drums
  • Petteri Vaalimaa: bass

Voto medio utenti

Non conoscevo i Red Eleven prima di prendere in mano l'onere di questa recensione, quindi da bravo studente mi sono andato ad ascoltare qualcosa del loro precedente album, "Idiot Factory", recensito su queste pagine dal buon Koru. Mi sono fatto un'idea, ho messo su questo nuovo disco e..pam, l'idea che mi ero fatto a riguardo è risultata perfettamente calzante anche qui.

Perchè? Semplicemente perchè "Round II", secondo (ma va?) disco dei finlandesi, presenta gli stessi caratteri di imprevedibilità e "macedonia musicale" del suo predecessore.
Chessò, prendete gli Alter Bridge e fateli menare forte dai Faith No More, poi fate intervenire i Soundgarden a fare da paciere e gli Stone Sour a sistemare la situazione. Il tutto con un paio di gruppi prog a caso a guardare divertiti da lontano.
Tutto chiaro?
Manco per sogno immagino. E infatti "Round II" è uno di quei dischi che non vanno raccontati ma semplicemente ascoltati, perchè descrivere in maniera precisa un pout-pourri tale di influenze musicali è davvero complicato e potenzialmente controproducente, dato che potrebbe limitare eccessivamente la vostra visione di un disco davvero meritevole.
Potrei dirvi che in più di un'occasione il modo di cantare di Tony Kaikkonen ricorda quello dell'enorme Mike Patton, potrei aggiungere che "Tomorrow's Path" ha una base di basso spettacolare e qualche accenno di growl, potrei anche raccontarvi di quanto "Last Night" peschi a piene mani dalle uscite della seconda band di Corey Taylor mentre ""The Turning Point" sia quasi sfacciatamente Alter Bridge..potrei, ma significherebbe davvero poco nella totalità di un disco che presenta sfumature diverse dietro ogni angolo.
Attenzione, ho detto sfumature e non scopiazzature: il bello dei Red Eleven infatti è che, nonostante le ispirazioni siano così tante e di così alto livello, l'originalità non viene mai a mancare, grazie ad un songwriting che riesce a mantenersi maturo e fresco, pur nella sua complessità e poliedricità.

Insomma, se non si fosse capito a me "Round II" è piaciuto parecchio, perchè in un periodo nel quale per qualcuno "il rock è morto" ascoltare un album del genere fa pensare che forse quel qualcuno si sbaglia di grosso, nonostante si porti dietro un nome pesante. Red Eleven promossi, Gene Simmons bocciato. Spazio al nuovo che avanza.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.