Copertina 7

Info

Anno di uscita:2005
Durata:56 min.
Etichetta:SPV
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ENEMY OF GOD
  2. IMPOSSIBILE BRUTALITY
  3. SUICIDE TERRORIST
  4. WORLD ANARCHY
  5. DYSTOPIA
  6. VOICES OF THE DEAD
  7. MURDER FANTASIES
  8. WHEN DEATH TAKES ITS DOMINION
  9. ONE EVIL COMES A MILLION FOLLOW
  10. DYING RACE
  11. UNDER A TOTAL BLACKENED SKY
  12. THE ANCIENT PLAGUE

Line up

  • Mille Petrozza: vocals, guitars
  • Jürgen Reil: drums
  • Christian Giesler: bass
  • Sami Yli-Sirniö: guitars

Voto medio utenti

I Kreator non smettono di stupire; dopo la svolta e il ritorno (quasi) al sound più intransigente del passato con "Violent Revolution", i fans di sempre non potevano che aspettarsi l'ennesima sorpresa, l'ennesima maturazione del combo tedesco, l'ennesimo restyling di un sound tuttosommato inconfondibile, nonostante le tante differenze tra ogni album della carriera. Invece Mille e soci cosa pescano dal cilindro? Un album assolutamente privo di novità, che riprende pedissequamente il discorso intrapreso con il suo predecessore e ci schiaffano in faccia un "Violent Revolution part II". Ebbene sì, con soluzioni stilistiche e suoni assai simili, questo "Enemy of God" si presenta come un suo sequel, ma ciò non toglie che sia un album assolutamente devastante e carico di rabbia, di quelli che è sempre un piacere ascoltare.
Pur con un vago sapore di già sentito, pezzi come "World Anarchy" o "Impossibile Brutality" sono un pugno in mezzo ai denti, grazie a testi di un bastardo assolutamente inarrivabile, ovviamente a sfondo sociale come da tradizione Kreator, a suoni impressionanti per compattezza e alla grandiosa interpretazione di Mille Petrozza.
Ascoltando una "Suicide Terrorist" non ci si può che vedere il viso deformato dalla rabbia e gli occhi iniettati di sangue di un Mille davanti al microfono ad urlare al mondo il suo rifiuto di questo mondo ipocrita.
Certo viene da chiedersi se i Kreator non stiano esaurendo la propria vena compositiva, perchè mancano pesantemente quelle scelte geniali che hanno sempre contraddistinto, spesso nel bene, ma a volte nel male, i dischi del passato.
"Enemy of God" piacerà ai thrasher più intransigenti, nonostante qualche scelta giustamente al passo con i tempi, dall'accordatura all'uso di alcune armonizzazioni, e forse scontenterà più chi i Kreator li ha sempre amati in ogni disco, sapendo coglierne il cammino umano e musicale.
Di certo non si può negare che sia un album superiore alla media delle uscite nel campo in questi anni.
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa
Bis dei Kreator

Esce nel 2005 questo CD bello potente, forse meno fresco del precedente ma comunque più che valido e notevole sia tecnicamente che musicalmente.

Enemy of God

Davvero carino, un album divertente.

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