Pieno revival thrash ottantiano per stile, scelte di suoni ed immagine quello proposto dai milanesi
Blindeath che esordiscono sulla giovane Earthquake Terror Noise Records e si vanno ad accodare alla nutrita frangia di band che ripropongono gli stilemi del thrash metal primigenio.
Whiplash, Hirax, Exciter, Vio-Lence, Anthrax e primi
Metallica sono i principali riferimenti dei 4 giovanissimi che se la cavano bene con la materia piazzando 9 pezzi da headbanging puro, di quello che scatena il mosh in pista.
Le loro canzoni sono davvero semplici, costruite su un paio di riff, ritmiche veloci in palm muting, cori gang style ed assoli curati dal sapore classic metal. Sono sicuro che questo basti a divertirsi sotto un palco ma su disco le cose diventano un pochino più complicate. Purtroppo i pezzi dopo due minuti hanno detto tutto (e di media ne durano tre), questo vuol dire che il songwriting è eccessivamente semplice e il ripetersi di continue soluzioni comincia a mostrare la corda. I ragazzi ci sanno fare, hanno potenziale, la buona intesa tra le chitarre c'è, (vedi la più strutturata e classicamente metallica
Arcadia) così come le esplosioni di doppia cassa (
Toxic War,
Feast of Blood) e le parti da pogo (
Murdered By The Beast,
Moshing Maniax) ma in troppi casi cala l'attenzione. Segnalo Gianluca Perotti (
Extrema) come ospite su
Rebels Die Hard che con il suo sporco urlato si affianca a Gioele e rende più graffiante il pezzo già bello thrashoso, pezzo che purtroppo cala di effetto mano a mano che si avanza a causa dei riff ripetuti troppe volte. Se poi mi dite "chissenefrega a me il thrash piace così, bello ignorante" ok ci sta, ma lo fanno in diverse centinaia allo stesso livello.
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