Liv Kristine, vocalist dei
Leaves' Eyes, torna con un nuovo disco solista due anni dopo 'Libertine' e sempre sotto Napalm Records. L'avevamo lasciata con le atmosfere ariose e colorate del precedente full-length, ora la ritroviamo in diverse spoglie. L'aura di quest'ultimo
'Vervain' risulta infatti più cupa, dark, fino all'osare nel gotico. L'artista arriva al quinto capitolo discografico del suo progetto e sembra stavolta voler sperimentare qualcosa di diverso, inglobando nuovi generi ed influenze, cercando con audacia di dare una sferzata al proprio sound con l'obiettivo di stupire il pubblico. Già dall'artwork la tenebra sostituisce la luce, il bianco nero soffoca il colore sgargiante di
'Libertine' e musicalmente ciò avviene in una misura che è più o meno la stessa, non convincendo comunque pienamente. Buono il lavoro dei compagni di viaggio della cantante, Thorsten Bauer (Atrocity, Leaves' Eyes) si destreggia sapientemente tra riff di diversa ispirazione, dalla gradevole ed orecchiabile opener
'My Wilderness' alla cadenzata ed al limite del doom
'Stronghold Of Angels' (pezzo che vede la partecipazione di Doro Pesch) fino ad una certa vocazione elettronica e commerciale in
'Elucidation'. Nelle tracce più gothic oriented si potrebbero inserire
'Love Decay', dove si può apprezzare la presenza del vocalist Michelle Darkness, e
'Creeper'. Nonostante il songwriting risulti essere comunque di buon livello e la produzione sia di notevole qualità, il disco non sorprende oltremisura, regalando qualche attimo di spensieratezza ma nulla di più.
Video di "Love Decay"
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