Copertina 8

Info

Anno di uscita:2003
Durata:53 min.
Etichetta:Peaceville
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. GHOST OF THE SUN
  2. SLEEPER
  3. CRIMINALS
  4. A PREMONITION
  5. WILL I ARRIVE
  6. BURN THE REMMEBRANCE
  7. WEALTH
  8. ONE YEAR FROM NOW
  9. WALKING BY A WIRE
  10. COMPLICITY
  11. EVIDENCE
  12. OMERTA
  13. INSIDE THE CITY OF GLASS

Line up

  • Jonas Renkse: vocals
  • Anders Nyström: guitars
  • Fredrik Norrman: guitars
  • Mattias Norrman: bass
  • Daniel Liljekvist: drums

Voto medio utenti

I Katatonia sono una di quelle band che rendono totalmente inutile ogni tipo di recensione, il quintetto scandinavo da sempre si fa portatore di un sound così personale ed evoluto che difficilmente può essere "imprigionato" dietro soggettivi giudizi di qualche migliaio di caratteri. "Viva Emptiness" prosegue, personalizza ed indurisce il discorso svolto in "Last Fair Deal Gone Down", vestendo le sonorità della band di nuove ed affascinanti sfumature. Tredici nuovi brani dove si spazia in maniera assolutamente eterogenea dalle atmosfere dure ed apocalittiche di "Will I Arrive" e "Wrath" al riffing "sabbathiano" di "Sleepers", passando per la splendida opening track "Ghost Of The Sun", all'altezza di capolavori come "In Death, A Song", contenuta su "Tonight' Decision", ed i malinconici paesaggi di "One Year From Now", mid tempo in ¾ assolutamente struggente. E' impressionante la maturità e l'apparente semplicità con cui i Katatonia riescono ad assemblare brani dalla concezione tutt'altro che ordinaria, la conclusiva "Inside The City Of Glass", traccia strumentale di raro pregio, spicca in questo senso; merito soprattutto delle splendide linee vocali di Jonas Renkse, dalle quali traspare uno sconfinato amore per i Tool, capaci di completare con gusto le composizioni del gruppo senza mai risultare invadenti, lasciando ampio spazio a partiture strumentali oscure e psichedeliche al tempo stesso. Che i Katatonia siano, sia come concezione compositiva che meramente teorica, parecchie spanne sopra la media era cosa ben nota sin dai primi dischi, )chi non ricorda lo splendido "Brave Murder Day", una delle pietre miliari del doom scandinavo?) eppure non si può fare a meno di restare stupiti di fronte alla grazia ed alla completezza di "Viva Emptiness", un vero e proprio viaggio sonoro da compiere rigorosamente da soli, possibilmente al buio.
Recensione a cura di Francesco 'HWQ' Bucci

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