Copertina 6

Info

Anno di uscita:2014
Durata:53 min.
Etichetta:Peaceville Records

Tracklist

  1. RISE OF THE EMPRESS
  2. THE CONGREGATION
  3. A PRISONER UNLEASHED
  4. DARKNESS ENCROACHING
  5. SVEN'S TOWER
  6. ERASED AND REWRITTEN
  7. THE ECSTATIC AND THE SORROW
  8. DETHRONED
  9. OBSESSION WITH THE EMPRESS (HUMAN TO DIVINE)
  10. OURS TO BURN
  11. EXILE (THE EMPRESS RETURNS)
  12. FALL OF THE OLD GUARD

Line up

  • Mary Zimme: vocals
  • Paul Allender: guitars
  • Jeremy Kohnmann: guitars
  • Chela Harper: bass
  • Zac Morris: drums
  • Will Graney: keyboards

Voto medio utenti

Nel periodo in cui Dani Filth esce con i Devilment ecco arrivare un'altra release targata Cradle Of Filth. Questa volta non si tratta di qualche strano progetto del malefico vocalist, ma dei White Empress dell'ex-membro Paul Allender (colui che fu chitarrista e songwriter della black metal band di Suffolk), al quale si sono uniti la vocalist Mary Zimmer (Luna Mortis), il tastierista Will Graney (Damnation Angels), la bassista Chela Harper (Coal Chamber), l'axeman Jeremy Kohnmann (The Awakening), e il drummer Zac Morris (Ugly Kid Joe). Quasi un supergruppo dunque, che propone un genere relativamente lontano dai Cradle of Filth, che si avvicina più ad una mistura abbastanza eterogenea di diverse influenze, dove l'elettronica si prende un posto di rilievo assieme a symphonic, epic, thrash, groove e un lieve influsso black. Il sound è comunque basilarmente guitar oriented, con la grande capacità da songwriter di Allender che sorregge tutto l'impianto, con un cantato che si potrebbe definire un mix tra demonici growls e pacati clean, coadiuvato da cori ed orchestrazioni, buone parti di tastiera e una sezione ritmica che svolge il proprio lavoro. Detta così potrebbe sembrare una proposta interessante, anche se si ha la sensazione che ci sia tanto, forse troppo, per una prima uscita. Un bilanciamento fra i vari elementi avrebbe sicuramente giovato alla riuscita di questo 'Rise Of The Empress', anche se non mancano momenti comunque godibili. In aggiunta la stessa produzione non sembra essere all'altezza, a volte il suono risulta impastato, non facendo risaltare a dovere le diverse sfaccettature contenute nella musica della band americana. Fra i pezzi migliori si possono inserire 'A Prisoner Unleashed', 'Erase And Rewritten', 'The Ecstatic And The Sorrow' e 'Ours To Burn'. Restiamo quindi un po' sospesi sul giudizio con quest'uscita, aspettando gli White Empress al varco della prossima release.

Video di 'Darkness Encroaching'


Recensione a cura di Stefano Giorgianni

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