Non esiste mese migliore di novembre per ascoltare una formazione di “melancholic doom/dark metal”, come si definiscono gli spagnoli
Autumnal.
Il gruppo guidato dai fratelli de Pablo si è formato nel 1998, ed ha fatto molta gavetta girando in lungo e in largo la penisola iberica. Dopo una serie di lavori brevi, il primo full lenght è uscito nel 2006 con il titolo “Grey Universe”. A distanza di parecchi anni arriva ora il seguito: “The End of the Third Day” per Cyclone Empire.
Tecnicamente dotati, i madrileni propongono un lungo lavoro (forse troppo lungo..) che ricalca la matrice classica di Anathema, Katatonia, My Dying Bride, Isole, ecc. Tonalità profonde, atmosfere gravide di sconforto e malinconia, ma anche passaggi potenti e imperiosi
Brani estesi, raffinati, dalla struttura impeccabile, come “One step…and the rest of our lives” e la luttuosa, disperata “Resigned to be lived”, mostrano che ci troviamo di fronte ad una formazione matura, seria, intensa e preparata. Manca forse una maggiore impronta personale, anche se ai fans del genere probabilmente andrà bene così. Peccato per la brutta cover di “Don’t leave me now” (Supetramp), trasformata in una funesta ballata piena di archi e tristezza, che si poteva senz’altro lasciare da parte.
Nel complesso, gli Autumnal realizzano un buon disco dark metal, all’altezza della maggior parte delle produzioni internazionali.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?