Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2005
Durata:54 min.
Etichetta:AFM
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. CRIMSON RIDER
  2. BACK FOR MY LIFE
  3. WOUNDS
  4. I'M NOT AFRAID
  5. HEADBANGER'S BALL
  6. AFTER THIS WAR
  7. INTO THE ARENA
  8. DARK FROM THE DYING
  9. FALLING SPARROW
  10. BLACK IN THE BURN

Line up

  • Jorn Lande: vocals
  • Roland Grapow: guitars
  • Uli Kusch: drums
  • Jan S. Eckert: bass
  • Axel Mackenrott: keyboards

Voto medio utenti

Quando Roland Grapow ed Uli Kusch abbandonarono gli Helloween (o più precisamente, vennero “allontanati” da Michael Weikath) in seguito alla pubblicazione di “The Dark Ride”, decisero di continuare la loro carriera insieme nei Masterplan, ingaggiando la voce più appetibile ed interessante del panorama Metal degli ultimi anni. E così, grazie soprattutto all'apporto dello strepitoso Jorn Lande, il disco di debutto dei Masterplan riuscì a riscuotere una buona quantità di consensi, in alcuni casi veri e propri elogi. Ad essere onesti “Masterplan” si rivelò sì un buon disco, ma ben lungi dall'essere un vero e proprio capolavoro: ottimi pezzi (“Enlighten Me”, “Crystal Night” e “Sunburn”) si alternavano ad episodi meno memorabili, un difetto che si poteva anche perdonare, essendo così giovane la formazione e mancando forse la necessaria coesione tra i musicisti coinvolti. E così tocca al secondo capitolo della carriera dei Masterplan, “Aeronautics”. Non è cambiato molto nella band tedesca rispetto al disco d'esordio, sempre a suo agio col Power Metal di derivazione helloweeniana: la grande esperienza di Kusch e Grapow si manifesta in un songwriting formalmente perfetto, in una notevole attenzione negli arrangiamenti ed in una produzione di ottimo livello (la classica Made in Finnvox). Purtroppo di novità questo disco ne porta ben poche, se non qualche vaga influenza AOR/Hard Rock sullo stile dei dischi solisti di Lande: ogni aspetto è scrupolosamente curato con grande professionalità, ma non ho trovato in “Aeronautics” quella scintilla in grado di farne un disco memorabile. Ed è un peccato, soprattutto perchè la voce di Lande meriterebbe partiture un po' meno banali, specialmente se si considera che l'ingresso del cantante norvegese nei Masterplan ha comportato la fine della collaborazione con gli Ark di Tore Ostby. Per questi motivi “Aeronautics” appagherà gli appassionati di questo genere, anche perchè qualitativamente superiore rispetto all'ultima fatica degli Helloween, ma non catturerà l'attenzione di tutti gli altri. Per molti, ma non per tutti.
Recensione a cura di Marco 'Lendar' Pessione
masterplan -aeronautics

niente di nuovo e niente di eclatante in quest'album che risente sicuramente dell'influsso halloween ma c'e da dire che dopo il primo ascolto non lascia granche'a parte la bella voce del main vocalist

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 04 mar 2013 alle 15:02

Sottovalutato, ma secondo me un altro grande album dopo il debutto.Le ultime 4 sono da pelle d'oca.

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.