Jayn H. Wissenberg è una cantante inglese devota alla stregoneria che esordisce con questo “
The Kingdom Field”, ep della durata di 22 minuti.
Il basso minutaggio non inficia la qualità della proposta musicale, oscura, evocativa, malinconica, con echi settantiani che solo gli orecchi più affinati potranno percepire, persi nel rituale sciamanico che la nostra pone in essere sin dall’iniziale”
Ghost Tears”.
Musica minimale, giocata sugli umori e sulle sensazioni, con una chitarra sullo sfondo ad accompagnare i vocalizzi della singer.
Su “
Hung” sembra di sentire il canto degli elfi, mentre “
Foregone”, nel suo essere la canzone migliore del disco, ci regala un flusso ininterrotto di emozioni caleidoscopiche che partono cattive, con un riff ipnotico, e che deflagrano progressivamente verso una deriva lisergica.
La conclusiva title-track tira un po’ le conclusioni del disco che, per inciso, per essere un debutto, e nonostante l’esigua durata, è decisamente buono e lascia ben sperare per il futuro.
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