Sono già un paio di anni che i
RAM non mettono in
cascina un nuovo disco, mentre i
Portrait hanno rilasciato solo qualche mese fa il loro terzo album.
Così giusto per impegnare l'attesa e magari creare pure un po' di aspettative queste due formazioni svedesi, che peraltro si conoscono da anni, di concerto con la Metal Blade, fanno uscire questo split dove, in poco meno di mezzora, oltre a proporre un inedito a testa e a scambiarsi uno dei loro brani si propongono anche in un paio di cover.
La prima metà dell'EP è appannaggio dei
RAM che partono subito spediti con una "Savage Machine" in linea con la loro passata produzione, e poi vanno a pescare addirittura dal primo demo dei Portrait "Welcome to My Funeral", un bel brano mai riproposto su disco dai Portrait e che non smentisce le influenze che i Mercyful Fate hanno avuto sul loro sound. Quanto tocca alla cover a sorpresa i RAM scelgono i KISS (beh... io avrei tranquillamente scommesso su un brano dei Judas Priest) e la loro "Creatures of the Night", in una versione più heavy ma non per questo snaturata rispetto all'originale.
Ecco che tocca poi ai
Portrait, un gruppo che a mio parere non ha mantenuto le premesse del buon esordio "Blessed to Be Cursed", e la loro nuova "Martial Lead" non si discosta da quanto ascoltato su "Crossroads" e senza suscitare chissà quali entusiasmi. Dal primo EP dei RAM salta fuori la loro onesta reinterpretazione di "Blessed to be Cursed" (l'originale resta nettamente superiore), infine, quando è stata ora di selezionare la cover, anche i Portrait hanno deciso di evitare le scelte più scontate, puntando con decisione sui canadesi Exciter di "Aggressor" (tratta da "The Dark Command"), qui resa alla grande con la necessaria energia e convinzione.
Non è da un'uscita interlocutoria e certamente non indispensabile come questo "Under Command" che si può giudicare il loro attuale valore, quindi li aspettiamo al varco con il loro prossimo full lenght.
Listen close what is this, not bird or plane
Could it be the review fucking with your brain
All it takes just one touch over one, two, three
With a flick of a switch turn on... Metal.it
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