Copertina 8

Info

Anno di uscita:2014
Durata:50 min.
Etichetta:Napalm Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. Að VORI
  2. MEð FUGLUM
  3. Að SUMRI
  4. MEð DREKUM
  5. Að HAUSTI
  6. MEð JöTNUM
  7. Að VETRI
  8. MEð GRIðUNGUM

Line up

  • Snæbjörn Ragnarsson: bass
  • Björgvin Sigurðsson: vocals, guitars
  • Gunnar Ben: keyboards, vocals, oboe
  • Baldur Ragnarsson: guitars, vocals
  • Þráinn Árni Baldvinsson: guitars, vocals
  • Jón Geir Jóhannsson: drums, vocals

Voto medio utenti

Il vento gelido dell'Islanda torna a soffiare sul mercato discografico metallico ed a gonfiare le vele dei nostri drakkar. Tornano gli Skálmöld con il loro viking folk di chiara ispirazione islandese a portare sulle nostre scrivanie un nuovo capitolo della loro opera. Basandosi consuetamente sulla tradizione letteraria e mitologica nordica, gli scandinavi aggiungono un ulteriore prezioso capitolo alla loro discografia, proseguendo la trama stilistica iniziata con il debut 'Baldur' (2010) e proseguito con 'Börn Loka' (2012). Questa volta i vichinghi islandesi ci scortano in un mondo dove si narra dell'Islanda, attraversandone le stagioni e le fiere protettrici, alternando in questa maniera i titoli del disco con Að e Með facendoci immergere prima nell'atmosfera climatica, per gettarci poi in mezzo alle più importanti bestie mitologiche della cultura islandese. Il viaggio comincia in primavera ('Að Vori') in maniera forsennata, senza introduzioni traccia dotata di un notevole ed orecchiabile chorus di matrice skálmöldiana, con l'usuale cantato di Björgvin Sigurðsson e Baldur Ragnarsson a scandirne l'aggressività. Ci ritroviamo così con l'aquila ('Með Fuglum') passando da ritmiche black a linee folk, fino cori profondi ed evocativi. Il tempo scorre e si varcano i confini di un'estate cadenzata ed incedente ('Að Sumri'), ritrovandoci poi col drago ('Með Drekum') in un pezzo dal sapore maideniano, sfondando in seguito le barriere del folk in autunno ('Að Hausti'), sfidando furiosamente il gigante ('Með Jötnum'), gettando l'ancora in un inverno ('Að Vetri') melodico e più che mai skálmöldiano, per finire con il toro ('Með griðungum') in modo solenne. Quattro stagioni e quattro landvættir, entità simbolo dell'Islanda, coloro che proteggono il paese sin dai tempi antichi, temi sacri per la terra scandinava spiegati con lo stile degli Skálmöld, tutto questo è 'Með Vættum'.

Lyric video di "Að hausti"

Recensione a cura di Stefano Giorgianni
Puerili e troppo aperti

Si ricollega direttamente all'utilizzo di drum-machines e campionatori vari. Si fa fatica ad accettare uno scatafascio del genere.Quasi mai regge il confronto ai grandi lavori pagan .E' un disco sbilenco nel quale si svaccano ipotetiche perle viking metal

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