Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:44 min.
Etichetta:Autoprodotto

Tracklist

  1. INTRO - SARACEN RAIDS
  2. LAST SOUL OF THE MOSLEM RESISTANCE
  3. THE NORMAN ASCENT - PART I
  4. THE NORMAN ASCENT - PART II
  5. UN HABIR VS LION'HERD
  6. ARABIC DANCE
  7. JANUARY 1072
  8. URBS FELIX - OUTRO

Line up

  • Farz: vocals, guitars, bass, keyboards
  • Argoth: drums

Voto medio utenti

Un altro ottimo prodotto è in arrivo dalla scena metal siciliana, e in particolare dalla città di Palermo. Un lavoro dedicato alla storia della propria città, scritto in maniera molto didattica ma animato comunque dalla voglia di rendere gloria agli avvenimenti che caratterizzarono la Sicilia intorno all'anno mille. La narrazione inizia precisamente nel 1060: Ruggero il Guiscardo di Altavilla, dopo un breve giro di perlustrazione, parte con la sua opera di conquista da Messina... suo fratello Roberto, nel 1071, dopo due mesi di assedio prende Palermo dando di fatto il colpo decisivo alla dominazione Araba nell'isola, che termina definitivamente poco più di dieci anni dopo. Da questo punto di vista il concept è perfetto: la storia è ben definita, raccontata in maniera chiara e in un inglese accettabile! Farz e Argoth danno vita ad una caratterizzazione musicale piuttosto marcata, grazie all'uso di atmosfere orientaleggianti e di partiture folk che si muovono nella stessa direzione... "Urbs Felix", tuttavia, non rinuncia al lato più squisitamente metal, con chitarra, basso e batteria mai messi in secondo piano! La prima "Last Soul Of The Moslem Resistence" mi ha fatto pensare agli Amorphis di "Tales From The Thousand Lakes", ma è un'impressione durata pochissimo... gli Exultet sono già in grado di dimostrare un suono maturo e personale. L'unico consiglio che mi sento di dare al gruppo siciliano, è di non scadere in melodie banali quasi da videogioco (alla 'Prince of Persia') e in parti narrate poco curate; anche perché, per il resto, gli inserti atmosferici costruiti con suoni in tema con i testi sono risultati essere veramente azzeccati! Non c'è nulla di cui rimproverare questi due ragazzi: forse l'album è un pò difficile da assimilare, soprattutto durante i primi ascolti, ma la ricercatezza con cui è stato realizzato gli rende sicuramente giustizia col passare del tempo. E la Sicilia ancora una volta si dimostra fucina di gruppi interessantissimi!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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