Non ci è dato sapere molto sui francesi
THE LUMBERJACK FEEDBACK, se non che sono attivi dal 2008 e che fin ora hanno prodotto contenitori di musica interessante quanto basta, per comprendere che la loro preparazione tecnica strumentale è posta ad un livello altissimo. Nonostante la loro giovane età e la nascita del progetto Lumberjack piuttosto recente, hanno le idee ben chiare e possono tranquillamente andare di pari passo musicalmente parlando, con colossi come i
Sunn O))) e i
Pelican.
“Noise in The Church” significa letteralmente tradotto, rumore in chiesa. Si tratta del loro secondo EP uscito per
Kaotoxin Records, contiene tre tracce per un totale di trenta minuti circa di ascolto, ed è stato registrato in presa diretta, all’interno di una chiesa sconsacrata. Questo disco è un vero e proprio viaggio, totalmente strumentale, che si dimostra a tratti impetuoso, tortuoso e a tratti quasi dolce e armonioso. La scelta geniale di utilizzare due batteristi contemporaneamente, ha reso la composizione sonora ancora più cupa, corposa, regalando un tocco di sludge unito alle sonorità del doom, da far venire i brividi.
“Noise In The Church” è un cammino bellissimo, struggente, doloroso. Partendo da
“Salvation” (prima traccia), La Salvezza dal buio più profondo dell’anima, passando per i corridoi claustrofobici e psichedelici di
“The Dreamcatcher”, L’acchiappasogni, fino a concludersi con la liberazione finale
“Mein gebush hat hunger” colmando la fame di uno spirito assopito da troppo tempo, gloriosamente risorto con le parti finali dell’ultima traccia resa più doom.
In conclusione, in questo platter vi è contenuta qualsiasi sonorità sludge, doom, drone, psichedelica, persino heavy, possibile e immaginabile, il tutto orchestrato e ricamato insieme e retto da un ingranaggio compositivo di notevole spessore tecnico.
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