Copertina 8

Info

Anno di uscita:2014
Durata:30 min.
Etichetta:Kaotoxin

Tracklist

  1. SALVATION [LIVE]
  2. THE DREAMCATCHER [LIVE]
  3. MEIN GEBUSH HAT HÜNGER

Line up

  • Simon Herbaut: guitars
  • Arnaud Silvert: guitars
  • Sebastien Tarridec: bass
  • Nicolas Tarridec: drums
  • Olive T’Servrancx: drums

Voto medio utenti

Non ci è dato sapere molto sui francesi THE LUMBERJACK FEEDBACK, se non che sono attivi dal 2008 e che fin ora hanno prodotto contenitori di musica interessante quanto basta, per comprendere che la loro preparazione tecnica strumentale è posta ad un livello altissimo. Nonostante la loro giovane età e la nascita del progetto Lumberjack piuttosto recente, hanno le idee ben chiare e possono tranquillamente andare di pari passo musicalmente parlando, con colossi come i Sunn O))) e i Pelican.

“Noise in The Church” significa letteralmente tradotto, rumore in chiesa. Si tratta del loro secondo EP uscito per Kaotoxin Records, contiene tre tracce per un totale di trenta minuti circa di ascolto, ed è stato registrato in presa diretta, all’interno di una chiesa sconsacrata. Questo disco è un vero e proprio viaggio, totalmente strumentale, che si dimostra a tratti impetuoso, tortuoso e a tratti quasi dolce e armonioso. La scelta geniale di utilizzare due batteristi contemporaneamente, ha reso la composizione sonora ancora più cupa, corposa, regalando un tocco di sludge unito alle sonorità del doom, da far venire i brividi.

“Noise In The Church” è un cammino bellissimo, struggente, doloroso. Partendo da “Salvation” (prima traccia), La Salvezza dal buio più profondo dell’anima, passando per i corridoi claustrofobici e psichedelici di “The Dreamcatcher”, L’acchiappasogni, fino a concludersi con la liberazione finale “Mein gebush hat hunger” colmando la fame di uno spirito assopito da troppo tempo, gloriosamente risorto con le parti finali dell’ultima traccia resa più doom.

In conclusione, in questo platter vi è contenuta qualsiasi sonorità sludge, doom, drone, psichedelica, persino heavy, possibile e immaginabile, il tutto orchestrato e ricamato insieme e retto da un ingranaggio compositivo di notevole spessore tecnico.
Recensione a cura di Helena Kiske

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 13 gen 2015 alle 15:50

La ringrazio per il commento, naturalmente c'è chi è molto più bravo/a di me, io ci provo, ma fa piacere che il mio lavoro venga riconosciuto come tale... Grazie! PS. Il disco è favoloso ce l'ho in repeat sul pc in continuazione :)

Inserito il 10 gen 2015 alle 14:29

Brava Helena, scrivi delle bellissime recensioni, sintetiche ma allo stesso tempo sentite e di grande competenza e mi hai messo curiosità per il disco.

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