Ecco tornare sulle nostre pagine i
Nightglow, band emiliana che oramai vanta più di una decade di attività, dopo il debut album
"We Rise". Questa volta la formazione si presenta sotto BakerTeam Records e porta sotto i nostri occhi un sound misto, dove impera l'heavy mescolato a power, thrash e qualche lieve pennellata di progressive.
"Orpheus", questo il titolo dell'album che si va ad analizzare, prodotto di una band che, nonostante sia solamente al secondo capitolo discografico, ha esperienza da vendere, essendo stata fondata sul finire degli anni '90 e convertitasi negli attuali
Nightglow nel 2003. Ascoltando il genere a carattere misto proposto dagli italici metallers, si possono sicuramente rintracciare elementi provenienti da grandi gruppi del presente e del passato della nostra musica, dagli Iron Maiden a i Dream Theater, fino ai Manowar. A tratti la prestazione di
Daniele “Abba” Abate, uno dei punti di forza di questa band e dell'attuale release, ricorda le strane linee vocali di Johannes Eckerström degli svedesi Avatar, altro gruppo che non si può certamente collocare in un genere ben precisato.
"Orpheus", come preannunciato, risulta un disco vario e dalle molteplici influenze e sfaccettature, basti sentire la differenza fra pezzi come
"The Infection",
"Fuck You",
"On My Knees" e la title-track.
Andando con ordine, si parte dall'opener
"Infection", richiamo al thrash moderno che può ricordare alla lontana i connazionali Arthemis con l'aggiunta dello scream del vocalist. La seguente
"Psychotropic" resta sullo stesso stile, con un buon lavoro di riffing da parte degli axeman
Andrea "Moret" Moretti e
Giulio "Juls" Negrini, e un'attitudine ancor più moderna che si rivela durante il chorus.
"Lead Me" è dotata di alcuni tratti leggermente più melodici che rimescolano un po' le carte in tavola, anche se lo screaming del cantante sposta sempre l'ago della bilancia dei generi.
"Scream" rispetta da vicino il nome che le è stato assegnato, con un tono oscuro ed un bel chorus a supporto.
"Fuck You" è uno degli highlight di
"Orpheus", più cadenzata e meno spinta rispetto alle altre tracce, si fa notare per la grande energia e il ritornello orecchiabile.
"Liar" ricomincia a premere sull'acceleratore in un thrash scatenato,
"Stay With Me" è invece l'immancabile ballad emozionante che sfuma ed apre la strada alla veemente
"Bloodway".
"On My Knees" e
"Orpheus" chiudono in maniera brillante il disco, con buone linee melodiche e nella seconda si può trovare anche la partecipazione della voce femminile.
Con
"Orpheus" i
Nighglow seguitano nella loro strada verso l'olimpo del metallo, speriamo di assistere ad un nuovo capitolo della crescita ed evoluzione artistica della band a breve. Consigliato anche agli amanti delle contaminazioni fra generi.
Video di "Fuck You"
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