Copertina 7

Info

Anno di uscita:2015
Durata:52 min.
Etichetta:Century Media Records
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. IMMORTAL
  2. FIRST WORLD OF TERROR
  3. ARCHITECTS
  4. TUG OF WAR
  5. SERPENTS ON PARADE
  6. WANDERERS FOREVER
  7. END MAN
  8. SPEED OF LIGHT
  9. I OWE YOU NOTHING
  10. HIDDEN EVOLUTION

Line up

  • Guillermo Izquierdo: vocals, guitars
  • David Alvarez: guitars
  • Jose Izquierdo: bass
  • Victor Valera: drums

Voto medio utenti

Ma da una band di giovini annoverata nella "nuova ondata thrash" che intitola un disco Hidden Evolution, vi aspettate qualcosa di nuovo? Qualcosa di totalmente originale? Per fortuna no!
Ci vogliono certezze, c'è bisogno di quelle band-rifugio sui cui si può sempre contare; servono come l'aria quei metalheads che suonano la musica che amano senza troppe seghe mentali. Gli Angelus Apatrida sono esattamente questo.

La band spagnola attiva dal 2006, arriva oggi al quinto disco dimostrando un attaccamento al thrash che può essere definito "fede". I 10 brani che compongono Hidden Evolution pescano parimenti da Exodus, Testament, Megadeth, Heaten e Machine Head, influenze a cui i Nostri aggiungono buone dosi di metal classico, soprattutto nelle armonizzazioni e nello stile dei soli di chitarra.
Non preoccupatevi se la lunghezza delle canzoni è superiore alla media (per questo stile di musica), arrivando spesso oltre i 5 minuti, fino ai 9 della title track, questo è perché gli Angelus Apartida spingono sì forte quando c'è bisogno "di pogare" ma sanno guarnire le loro canzoni di melodia. Non lo fanno in modo frivolo o che possa ricordare qualcosa di "core", aggiungono invece parti più distese in cui alzano il piede dal pedale, provano linee vocali cantabili, con un Guillermo Izquierdo che ricorda a tratti Mustaine o Billy. Da questo punti di vista, le bellissime Wanderers Forever, Tug of War e la conclusiva Hidden Evolution, sono esplicative. Non spaventatevi però, le canzoni rimangono belle tirate e macinano a dovere, arrivando fino al semplice e lineare "tritatutto" di Serpents on Parade. Personalmente preferisco un approccio di questo tipo al thrash "moderno", ovvero, una solida base "storica", proposta con i suoni di oggi e con un pizzico di personalità, piuttosto di band che suonano in modo pedissequo.

Hidden Evolution è un disco per tutti i thrasher, davvero divertente e che non muore dopo due ascolti.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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