Con i Symphony X in fase di scrittura e gli Adrenaline Mob più morti che vivi, il buon
Russell Allen poteva facilmente trovare il tempo per mettere in piedi un progetto con
Mat Sinner, di cui è amico di lunga data. E così, nasata la clamorosa opportunità commerciale, Mat si fa aiutare dai capoccia della Frontiers e costruisce una line-up da urlo (Grapow, Black, Beyrodt, ecc ecc) per dar vita a
Level 10.
Una band che suona il più classico degli heavy metal, con quale accelerazione alla Primal Fear, qualche ritorsione power/prog alla S'x e tanto, tanto spazio per la voce di Russell, che più passa il tempo più sembra la reincarnazione di Dio, dalla timbrica all'espressività.
L'album in sé è un onesto dischetto senza aggettivi superlativi, ma si ascolta con gusto e piacere, anche per gli spazi solistici dei due chitarristi coinvolti. Niente che faccia gridare al miracolo, ma qui la qualità media è talmente alta che ci vuol poco a farne un prodotto super vendibile; aggiungete a tutto questo la penna di Mat, scrittore versatile e prolifico, ed il risultato è il classico
dream team che non ne sbaglia una, ma che si sente lontano un miglio che sta facendo il compitino, seppur fatto da dio.
In rete si trova ormai di tutto, quindi dategli un ascolto, potrebbe seriamente valerne la pena.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?