Quanto tempo serve a un gruppo per maturare, raggiungere il proprio pinnacolo qualitativo e finalmente dire la propria in ambito musicale? Dipende. C'è chi nasce già "imparato" e fin dall'esordio sfonda, c'è chi necessita di 4 o 5 anni e un paio di album di assestamento..e c'è invece chi ci mette di più.
I nostri
Mellowtoy rientrano senza dubbio nell'ultima categoria: 13 anni passati al servizio del metallo, inizialmente come band dedita a un nu-metal che all'estero si avviava già verso il viale del tramonto, quello farcito di soluzioni crossover col rap e che non mancava quasi mai di presentare un DJ tra le proprie file (Linkin Park, Limp Bizkit oltre i patri confini, Linea 77 per restare entro le Alpi), salvo poi virare su territori più metalcore e metallici, in particolare con l'ultimo lavoro "Pure Sins", conseguenza soprattutto di un cambio di line-up piuttosto radicale.
E se "Pure Sins" era già un buon lavoro, a mio modo di vedere, con questo "
Lies" i Mellowtoy fanno finalmente quel salto di qualità tanto atteso. Abbandonato quasi del tutto il retaggio del passato, i meneghini si affidano a soluzioni consolidate dai concittadini Lacuna Coil (che Coti Zelati sia il produttore e il mixaggio sia stato fatto da Kyle Hoffman non penso sia un caso), aggiungendo un pizzico di metalcore in più, fatto che mi ha spinto a etichettare come tale l'album, non senza qualche dubbio.
Impossibile negare che l'influenza della band di Cristina Scabbia sia fortissima in brani quali l'opener "
Lies" o "
Faded Promises", soprattutto nel tappeto chitarristico, ma il fatto che manchi una voce femminile rende senza dubbio la proposta dei Mellowtoy intrigante e originale, senza risultare eccessivamente una copia carbone.
A tal proposito è davvero ottimo il lavoro alla voce della copia Matt-Emi, che alternano alla perfezione la voce pulita e lo scream/growl, risultando mai banali e assolutamente non ripetitivi.
Intarsi alternative metal decisamente moderni contribuiscono ancor di più ad allontanare i Mellowtoy da quanto proposto in passato e in questo un brano come "
Reflections" è chiarissimo esempio.
Piacevolissima è anche la partecipazione di Cristian Machado degli Ill Nino sull'ottima "
Chain Reaction", brano tiratissimo e incazzato, nello stile della band sudamericana, testimonianza di come una voce carismatica come quella di Machado possa caratterizzare un brano di un'altra band, dandogli quella spinta in più che fa sempre bene.
Come detto all'inizio, a volte ad una band serve tempo per crescere e affermarsi. I
Mellowtoy si sono presi tutto il tempo necessario a sfornare un disco eccellente e con "
Lies" hanno davvero fatto il botto. Benvenuti nel mondo della grande musica.
Quoth the Raven, Nevermore..
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