Nocternity - Harps of the Ancient Temples

Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2015
Durata:47 min.
Etichetta:Necroshrine Records

Tracklist

  1. THE BLACK GATES
  2. HARPS OF THE ANCIENT TEMPLES
  3. TITANS
  4. RIVER OF WOE
  5. B.O.D.D.
  6. BLOOD RITE TREE
  7. OPALINE EYE OF DEATH
  8. ANDROMEDA

Line up

  • K.D.: Guitars, Bass
  • N.S: Drums
  • W.: Vocals

Voto medio utenti

Molto probabilmente un album intitolato "Onyx", uscito nel 2003, non dirà molto alla maggior parte di voi, così come i Nocternity, autori di quel disco, non sono di certo un nome di spicco nel panorama del Black Metal.
Eppure...
Quell'album era, e resta, uno dei più fulgidi esempi di musica misantropica, cadenzata, epica e battagliera che sia mai stato realizzato ed il suo fascino, per lo meno per quanto mi riguarda, rimane immutato a tanti anni di distanza.

Questa la necessaria premessa.
Adesso veniamo a noi.
La Iron Bonehead Productions, a ben dodici anni di distanza dall'ultimo full lenght, da alle stampe "Harps of the Ancient Temples", album omonimo dell'EP di due brani uscito nel 2007, che segna il ritorno di Khal Drogo e della sua creatura Nocternity.

Il tempo si è fermato.

La magia di "Onyx" torna, infatti, nel nuovo lavoro: l'ipnotica ripetizione delle strutture sonore, le antiche melodie dal taglio epico ed inquietante, i tempi quasi sempre lenti, ai limiti del doom, la glacialità dei suoni delle sei corde e i magistrali inserti di tastiera, tutto è come una volta, tutto sembra inneggiare al vero spirito del vero metallo nero.
Elitarismo musicale.
Misantropia.
Oscurità.
"Harps of the Ancient Temples" è tutto questo e molto di più.
Esso è emozione, è dedizione ad un suono che ormai in pochi sembrano ricordare, è un tuffo nel passato di un genere che, mi dispiace per i detrattori, ha segnato profondamente la musica estrema.
Non dimentichiamo che i Nocternity sono in giro dal 1996 e che aspettarsi innovazione da loro sarebbe fuori luogo.
La misteriosa band greca, infatti, ha sempre vissuto nell'underground ed ha fatto propri gli insegnamenti dei maestri norvegesi convogliandoli in un suono "semplice", maledettamente affascinante e, come ho ricordato più sopra, ipnotico ed in grado di portarti lontano, di farti perdere nel vuoto delle sue spire.
"Harps of the Ancient Temples" è, dunque, un disco dal sapore antico, un disco che chiunque abbia amato album come "Hvis Lyset Tar Oss" o "Filosofem" ma elaborati in una chiave assolutamente personale, non potrà non amare, è un disco che pulsa del suo spirito fiero e pagano e che contiene brani indimenticabili se si adorano le strutture armoniche semplici e infinite nella loro circolarità.
Non aspettatevi nulla di nuovo.
Aspettatevi solo grande musica: musica nera e senza tempo.
Anche se il voto non ve lo farà pensare, "Harps of the Ancient Temples" sicuramente finirà nella mia playlist di fine anno.
Molto in alto.

Immagine
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.