Copertina 8

Info

Anno di uscita:2015
Durata:41 min.
Etichetta:Dezpotz Records

Tracklist

  1. DET FINNS BARA KRIG
  2. DOBERMANN
  3. KAMPHUND
  4. VÄRLDSHERRAVÄLDE
  5. POLARVARGEN
  6. LEBENSGEFAHR
  7. SVERIGES ELIT
  8. VITTRING
  9. LÅT NAPALMEN REGNA
  10. SKJUT, GRÄV, TIG
  11. QAQORTOQ
  12. PANZARMARSCH

Line up

  • Hulkoff: vocals, guitars, keyboards
  • Buffeln: drums
  • Kjellgren: bass

Voto medio utenti

Eccoci tornati a recensire un nuovo (per noi) prodotto svedese. Si tratta dei Raubtier, band di Haparanda (cittadina della Svezia settentrionale) composta da tre elementi Pär Hulkoff (voce, chitarra, tastiere) Jonas Kjellgren (basso) Mattias "Buffeln" Lind (batteria). Nato all'incirca nel 2008, il gruppo debutta l'anno successivo con "Det finns bara krig" e nel 2010 esce già il secondo full-length "Skriet från Vildmarken". Ad oggi gli agguerriti scandinavi sono arrivati ad avere una discografia composta da quattro album, fra cui il notevole "Pansargryning" (2014), e questo best-of intitolato "Bestia Borealis".

Il genere proposto dal terzetto è molto interessante, essendo una commistione fra heavy ed industrial, assai vicino alle sonorità dei compatrioti Sabaton e dei tedeschi Rammstein. Con il gruppo di Joakim Brodén il legame è molto stretto, non soltanto per aver svolto un tour assieme nel 2010, ma anche per lo stile vocale molto simile fra i vocalist delle due band, per i testi e persino per aver visto un componente militare in entrambe le formazioni, ovvero quel Thorbjörn Englund oggi chitarrista dei Sabaton e un tempo bassista dei Raubtier. Da non dimenticare inoltre che si può trovare la cover di "En Hjältes Väg" dei Raubtier nell'edizione speciale di "Heroes" dei Sabaton.

Detto questo passiamo a "Bestia Borealis". Come detto poco fa ci troviamo di fronte ad una raccolta di pezzi tratti da tutti e quattro gli album del gruppo. Si sa che questo genere di uscite hanno solitamente due scopi: il primo è quello di celebrare una carriera di un gruppo; il secondo è di far conoscere quanto più possibile un nome ancora non molto noto al mercato internazionale. In questo caso ci troviamo verosimilmente di fronte alla seconda opzione. Si parte dunque dal primo album, "Det finns bara krig", con la title-track, dove potrete (ri)conoscere le caratteristiche fondamentali del sound dei Raubiter: un cantato ruvido dal marcato accento scandinavo, un muro sonoro compatto, testi spigolosi e una carica pazzesca. Per decidere se la band coincide con i vostri gusti vi basterà ascoltare i primi pezzi e a quel punto o li amerete o resterete abbastanza indifferenti alla loro proposta. In "Bestia Borealis" potrete trovare alcuni dei migliori brani dei Raubtier, come "Kamphund" (dove domina l'industrial), l'anthemica "Världsherravälde", la possente "Polarvargen", la battagliera "Sveriges Elit", l'aggressiva "Skjut, Gräv, Tig", per finire con due fra le più pregevoli tracce di "Pansargryning", cioè "Qaqortoq" e la grandiosa "Panzarmarsch".

"Bestia Borealis" è un bel modo per iniziare a seguire i Raubtier, se vi sono piaciuti consigliamo l'ascolto dell'intera discografia. Per i fans del gruppo svedese quest'uscita non rappresenta invece una particolare novità, al massimo un tassello da aggiungere alla collezione. In qualsiasi caso non negate loro una possibilità!

Video di "Världsherravälde"



Video di "Sveriges Elit"



Lyric video di "Skjut, Gräv, Tig"

Recensione a cura di Stefano Giorgianni

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.