Dopo una esistenza quasi decennale arriva il momento del debutto discografico, autoprodotto, per i nostrani Methedras, thrash/death metal band premiata lo scorso anno, in seguito alla vittoria del contest Battle of The Metal Bands, con la partecipazione al prestigioso festival di Wacken.
Decisamente un gran colpo e possiamo dire anche ben meritato, almeno dopo l'ascolto del presente esordio intitolato Recursive, un disco valido ed interessante che ci presenta una band personale, dalle buone idee e dall'alto potenziale. Un thrash metal ispirato dalla scena più moderna e recente, benché nella biografia la band dichiari di voler riportare in luce il sound dei primi anni '80. Al di là delle intenzioni più o meno rispettate, quello che emerge nel corso delle presenti 9 tracce è un'interpretazione decisamente attuale del thrash metal in stile ultimi Testament con l'influenza del death metal, non solo per il cantato, di band quali i Death su tutti. Aggressività, potenza e perizia tecnica fanno di Recursive un lavoro davvero gradevole e personale, in particolari per la ricercatezza delle scelte stilistiche qui affrontate. Pur trattandosi della prima prova di una certa consistenza i Methedras sanno sfruttare al meglio la propria esperienza, accumulata nel corso dei 3 demo precedenti, e nell'insieme il disco si offre compatto e incisivo sotto tutti gli aspetti. Massiccio il lavoro delle chitarre sempre ben presenti e in prima linea a supporto di brani che alternano tra up tempos tirati e più cadenzati riff sui quali non mancano aperture più melodiche da parte delle ben presenti parti solistiche. Davvero un buon esordio che mia auguro non mancherà di portare il nome dei Methedras e quindi dell'Italia in giro per il mondo.
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