Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2014
Durata:52 min.

Tracklist

  1. 616 BURNS
  2. TILL THE END
  3. JAILED PT. 1
  4. CHOSEN SUN
  5. DISSONANCE
  6. CORPSE IN THE CLOSET
  7. OSTEOGENESIS IMPERFECTA
  8. FRACTURE
  9. SHADE OF THE TALL ONE
  10. BLACK SEPTEMBER
  11. JAILED PT. 2
  12. VILLAIN'S DREAM

Line up

  • Andrea Bertazzo: vocals
  • Riccardo Cavallin: guitar
  • Elhadj Sow: guitar
  • Riccardo Marconato: bass
  • Alessio Libralon: drums

Voto medio utenti

Album di debutto interessante questo dei veneti Nightmare Slave, formazione nata nel 2007 con alle spalle un demo, intitolato "No Fucking Demo" registrato nel 2009. Dopo diversi cambiamenti in line-up il gruppo arriva a questo "No Land For Heroes", che attira l'attenzione già dall'artwork, rappresentante alcuni supereroi (ipotetici Batman, Iron Man e Ciclope) in evidente difficoltà. Dalla copertina si evince quindi da cosa siano stati ispirati e di cosa siano appassionati i Nightmare Slave, che hanno pure auto-definito il proprio genere come melodic-groove-death metal e si può dire che c'hanno preso abbastanza (di solito le etichettature delle band sopravvalutano o travisano il genere da loro stessi suonato).

Con "No Land For Heroes" abbiamo un disco di una cinquantina di minuti che oscilla fra il death di stampo svedese e il groove americano (difatti la band cita fra i loro punti di riferimento i Dark Tranquillity ed i Lamb of God) mescolati in giusta misura. Il semi-concept che si riferisce alle saghe fumettistiche di DC e Marvel non può che essere altro fattore di attrattiva, magari non per tutti ma per larga parte del pubblico vista la popolarità raggiunta dai personaggi dei comics negli ultimi anni. Il sound da thrash-groove moderno si può assaporare già dalle prime note dell'album, con l'intro "616 Burns" dotata di un riff tagliente e convincente che si collega alla seguente "Till the End", dove si può apprezzare il bel drumming di Alessio Libralon. La band si mostra tecnicamente e stilisticamente pronta, non acerba come la maggior parte dei gruppi che arrivano al debut album. Per tutto lo scorrere dell'album si può apprezzare il buon lavoro di riffing e la puntualità della sezione ritmica. Da segnalare sono "Chosen Sun", "Dissonance", "Osteogenesis Imperfecta" (questa assolutamente fra le migliori dell'album) e "Fracture".

In conclusione, come primo esperimento discografico i Nightmare Slave dimostrano di saperci fare, confezionando un debut di buon livello, con una produzione abbastanza solida e con un songwriting non scontato. Alla prossima!
Recensione a cura di Stefano Giorgianni

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