Direttamente dal piccolo Belgio arrivano i
Bloodrocuted, che, evidentemente in preda ad una esuberanza compositiva, riescono a piazzare due album in soli cinque anni. Dopo aver autoprodotto il loro debutto “Doomed to annihilation” ed aver ristampato una vecchia demo tape, arrivano a firmare un contratto con la nostrana Punishment 18 Records, sempre attenta alle nuove realtà del sottobosco thrash, specie europeo. Ed è così che vede la luce questo “Disaster strikes back”, che farà senza ombra di dubbio la felicità dei thrasher più incalliti e malinconici.
Inutile rimarcare per l’ennesima volta l’assoluta assenza di originalità, elemento davvero impossibile da riscontrare in questo tipo di release, ma a noi non importa un fico secco, l’importante è che i brani picchino e che i ragazzi pestino duro sui propri strumenti, ed è esattamente quello che accade in questo album. Reminescenze
Assassin e
Morbid Saint mischiate a richiami di band dell’ultim’ora come
Havok e
Suicidal Angels rendono “Disaster strikes back” fresco e pimpante, sorretto da una sezione ritmica davvero fantasiosa e chirurgica (ottimo il lavoro svolto con la doppia cassa dal drummer, in grado di dare enfasi e supporto alle repentine accelerazioni dei nostri), così come ottimo appare il lavoro svolto dalle due asce, preciso e potente. E devo dire di aver apprezzato molto anche la voce di Bob, che invece di abusare dello scream come purtroppo troppo spesso accade ultimamente, tira fuori la sua vera voce e vince alla grande, con un timbro a metà strada tra quello di Robert Gonnella e quello di Chuck Schuldiner.
Il riffinig è vario, così come le influenze (a volte fanno capolino richiami death e perfino black, e non manca qualche sfuriata in blast beat, vedi “Rise ov evil” o “Human/beast”), che rendono questo lavoro davvero interessante. Sicuramente nulla che resterà negli annali della storia, ma a me personalmente brani come “Soulclaimer”, “Revolution of the enslaved”, “The sickened mind” o “Burning the west” son piaciuti davvero molto, e penso che siano un’ottima base sulla quale i Bloodrocuted possano lavorare per il prossimo album, che, sono sicuro sarà ancora più maturo e riuscirà finalmente ad esprimere appieno tutte le capacità di questi quattro ragazzi. E lo dico senza timore di essere smentito…
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?