Ho già avuto occasione di affermarlo in passato su queste stesse colonne … gli
Zodiac sono un ottimo gruppo di
hard-rock blues settantiano, alquanto competente, devoto e ispirato, ma per ambire all’
Olimpo dei “restauratori” del genere, alla loro proposta manca ancora un pizzico di “anima”.
Beh, diciamo che forse ci voleva un
live album come “Road tapes vol.1” per vedere assottigliarsi almeno un po’ quel modesto e tuttavia sostanziale
gap.
Il contesto (seppur il risultato finale sia stato verosimilmente oggetto di qualche ineluttabile “correzione” in sala d’incisione …) ha sicuramente giovato all’efficacia e alla spontaneità dei nostri
teutonic-rockers, e questo depone a loro favore, dacché è da sempre la “prova del palco” a rappresentare il
test più importante e indicativo, soprattutto per questo tipo di sonorità.
Il quartetto, grazie a interpretazioni piuttosto sentite e intense, rimuove una discreta porzione della patina manieristica che ha talvolta caratterizzato le sue precedenti produzioni discografiche e propone agli estimatori del settore una coinvolgente celebrazione delle radici del
r’ n’ r’, capace di magnetiche divagazioni
psych e di parecchia tensione espressiva.
Difficile, infatti, non rilevare un amplificato fervore nelle brillanti esecuzioni di “Swinging on the run”, “Free”, “Rock bottom blues”, “Moonshine” e del
tour de force “Coming home”, gravide di
pathos tangibile e di palpitante elettricità.
Esemplare, infine, la versione di “Cortez the killer” del mitico Neil Young offerta dai nostri: un autentico gioiellino di sensibilità e di prepotente energia emozionale.
Rimarcando la prestazione di Stephan Gall, un vero maestro nella trattazione fremente e calorosa delle sei corde (con numi tutelari del calibro di Kossoff, Trower e Clapton), non mi rimane che consigliare l’ascolto dell’opera a tutti gli estimatori di Led Zeppelin, Free, Humble Pie, Deep Purple e Thin Lizzy, nonché ai
fans di Howlin' Rain e Rival Sons.
Nella speranza di poterli apprezzare “in diretta” dal vivo, attendiamo con fiducia il prossimo
studio album degli Zodiac … se metabolizzeranno anche nel loro
songwriting l’ardente passionalità qui esibita, potrebbe davvero essere quello del salto di qualità definitivo.
Ah, per la precisione il voto è 7+ (come nei celebri
sketch di Cochi e Renato …).
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