Sono passati ben sei anni dall'ultima pubblicazione dei tedeschi
Stormhammer e di cose in seno alla band ne sono successe molte, non ultimo il cambio di alcuni elementi come il cantante (ancora direte voi??), il chitarrista ritmico ed il batterista. Tutti questi cambi nella line-up in un nulla hanno modificato il genere proposto:
epic-power metal con ritmica indiavolata, doppia cassa praticamente presente un po' ovunque.
La strumentale
“Remembrance” fa da intro all'album, un brano d'atmosfera che ci prepara all'ascolto di questo nuovo lavoro.
“Glory Halls Of Valhalla” è il primo brano cantato dove Jurge Dachl si presenta agli ascoltatori. Fondamentalmente non si sentono grosse differenze con il cantante precedente, diciamo che molto probabilmente gli
Stormhammer hanno scelto Jurge per dare continuità ad un certo tipo di discorso. Le canzoni si susseguono rimanendo ancorate ai confini del genere, senza però nessuno spunto o qualche cosa di particolare che richiami l'attenzione dell'ascoltatore che, a dire la verità, spesso sfugge altrove.
“Holy War” si innalza un pochino rispetto alle altre composizioni, ma come detto difficilmente si raggiunge la sufficienza. Siamo di fronte al quinto lavoro della band e probabilmente questo è il loro standard, peccato perché le qualità non sembrano mancare.
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