Copertina 7

Info

Anno di uscita:2015
Durata:51 min.
Etichetta:Out on a Limb Records
Distribuzione:Firebrand

Tracklist

  1. NOT THAT AXIS
  2. QUALIA
  3. LIVING BRIDGES
  4. MOVING MAGNETIC NORTH
  5. MIND THE GAP
  6. LOOKING DOWN AT THE SKY FROM ABOVE
  7. ROOM WITHIN A ROOM

Line up

  • Eoin Culhane: guitars
  • Ciaran Culhane: guitars
  • Ben Wanders: drums
  • Cormac O'Farrell: bass

Voto medio utenti

"LIving Bridges" è il primo full-length degli irlandesi Shardborne, four-piece dedito ad un prog rock/metal interamente strumentale.

Prodotto davvero bene (c'è Jamie King dietro al mix/master), "Living Bridges" è un prodotto difficile ma affascinante, decisamente di nicchia, vista la sua lontananza da un qualsiasi album prog-metal che un ascoltatore medio si aspetterebbe.

Le 'canzoni', tutte della durata media di 7 minuti, lasciano ampio spazio per brillare a quattro musicisti preparatissimi e molto colti musicalmente, capitanati dai gemelli Culhane alle due chitarre. Ogni brano ritaglia segmenti musicali interconnettendoli successivamente, creando patchwork sonori molto interessanti, ma spesso un filo ridondanti.

Da qualche parte vicino agli Scale the Summit o qualcosa del new prog tipo i Between the Buried and Me (con i dovuti distinguo), ma spesso ripiegante su soluzioni più morbide, quasi Floydiane, "Living Bridges" è un album musicalmente densissimo, ma di non facile fruizione. Il che lo rende ancor più prezioso per una schiera di ascoltatori, evitabile per un'altra. Nel dubbio, vi lascio in calce un paio di tracce, in modo da darvi una mano a farvi un'idea.



Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 10 lug 2015 alle 09:27

Mi sono reso conto che se leggo "progressive metal", il mio cervello automaticamente pensa ad una formazione tipo Yes/heavy metal (insomma tipo Dream Theater), con tanto di tastiere, voci acute e virtuosismi...è un mio limite. La musica siffatta mi piace, ma è una visione parziale, a dir poco. Mi piace questa sorpresa degli Shardborne, con queste chitarre belle impastate e tanti cambi di ritmo. Bello, da approfondire.

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