Il problema più grande di
"Ophidian Henosis", terzo album per i
Barshasketh?
Uscire in un periodo di insostenibile sovraffollamento della scena estrema mondiale senza possedere le stimmate del disco imprescindibile.
In pratica, siamo di fronte ad un buon disco di melodic black metal, a tratti buonissimo, suonato da un gruppo affiatato e preparato, in grado di scrivere brani epici e coinvolgenti che sanno alternare classiche sfuriate di scuola svedese, sebbene i
Barshasketh siano di origine neozelandese pur risiedendo attualmente in Scozia, a momenti atmosferici ed evocativi di sicuro impatto, brani, tuttavia, non indimenticabili e che, con la concorrenza che c'è in giro, finiranno presto nel dimenticatoio dell'ascoltatore "medio".
E tutto ciò è un peccato.
Un peccato perchè se le etichette discografiche smettessero di produrre QUALUNQUE cosa, porcheria inclusa, avremmo un mondo musicale migliore nel quale gente come
Krigeist e soci avrebbero ben altre possibilità per emergere e per far conoscere al mondo lo loro musica bella e violenta.
Se, dunque, avete ancora spazio sul vostro scaffale dei CD e soldi nel portafogli, potete dare una opportunità al gruppo, altrimenti, so che farete così, scaricherete gli mp3, li ascolterete 1 o 2 volte e poi stop.
Il mondo fa schifo, lo so.
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